Parola ai Tebu. Intervista allo sceicco Mina Saleh Zelawi

Di Vanessa Tomassini.
I media internazionali hanno spesso accusato i Tebu di essere direttamente coinvolti in vari traffici, compreso quello più orribile di esseri umani, dal sud del continente africano fino alle coste occidentali della Libia. Gli stessi media hanno accusato l’opposizione chadiana, una espressione spesso utilizzata per indicare i Tebu, di un vero e proprio massacro nella città meridionale di Murzuq. Noi stessi di Speciale Libia abbiamo ricevuto video, immagini, note audio e preoccupanti messaggi di aiuto da Murzuq qualche mese fa.
Così dopo aver intervistato diverse figure di spicco del sud della Libia, compresi i sindaci di diverse municipalità e il presidente dell’Alto Consiglio Sociale dei Twareg in Libia, che ci ha in qualche modo tranquillizzato sui rapporti tra Tebu e Twareg, ci è sembrato giusto dare la possibilità ai Tebu di dire la loro, di spiegare il loro punto di vista. Così attraverso Ali Zelawi, figlio del sultano dei Tebu, abbiamo inviato per iscritto, per evitare incomprensioni e difficoltà nelle comunicazioni, le nostre domande allo sceicco Mina Saleh Zelawi, mantenendo sempre un tono rispettoso ed imparziale perchè non avevamo alcuna intenzione di mettere in difficoltà i dignitari Tebu. Queste erano le nostre domande:
- Prima di tutto, grazie per aver accettato questa intervista, per favore mi aiuta a presentarla…
- Oggi come sono le relazioni tra i Tebu e le altre tribù della Libia meridionale, in particolare con i Tuareg e gli Awlad Suliman?
- Pensa che la guerra a Tripoli abbia creato nuove tensioni tra le tribù della Libia meridionale?
- Può aiutarci a capire cosa sta succedendo nella città di Murzuk?
- I Tebu controllano la maggior parte delle rotte carovaniere nel deserto libico. Ci sono ancora trafficanti di esseri umani? In che modo arrivano oggi i migranti africani lungo la costa libica?
- È vero che ci sono molte persone Tebu senza alcun documento in Libia? Quali sono le loro condizioni di vita?
- Cosa ne pensa del fatto che il ministro degli Interni Fathi Bashaga ha promesso di concedere la cittadinanza a coloro che vivono nella striscia di Ouzou tra la Libia e Ciad?
- Molti accusano i Tebu di collaborare con gruppi estremisti contro l’LNA. È davvero così?
- È vero che i Tebu hanno combattuto in passato con l’esercito nazionale libico per la liberazione di Bengasi e Derna dal terrorismo?
- Cosa ne pensa dell’intervento internazionale in Libia, in particolare nel sud dal 2011 ad oggi?
Ecco, dopo tre giorni dall’invio delle nostre domande, dopo aver concordato l’intervista lo sceicco Mina Saleh Zelawi a nome dei Tebu ci ha risposto così:
“Nel nome di Dio, il Dio misericordioso dice nel suo caro libro .. E noi ti abbiamo creato. Solo … Non c’è influenza sulla guerra di Tripoli tra le tribù del sud in generale ….. Per quanto riguarda Murzuq, ha il sindaco del comune, notabili e attivisti chieda a loro. Le daranno informazioni chiare. Hanno una risposta alla sua domanda …… Per quanto riguarda la Libia dove ci sono tutte le nazionalità non è Tabu, ma gli stranieri. La Libia è sovrana e ci sono organi competenti in materia. Per quanto riguarda il ministro che ha concesso la cittadinanza dello Stato non entriamo nel merito, ci sono una legge e regolamenti nello Stato libico. L’esercito libico non rappresenta una tribù, è l’esercito della Libia in generale. Riguardo all’intervento in Libia include tutti i libici …….. Pace, misericordia e benedizioni di Dio. Per informazione, il nostro ruolo è solo un ruolo sociale, in tutte le questioni relative al sociale. Possa Dio proteggere la Libia e il Sud in particolare…”.