Tuareg in Libia: senza documenti, quali diritti?

Di Vanessa Tomassini.

TUNISI, 30 ottobre 2019 – “Non ho la nazionalità libica, così come nessun altra nazionalità. Ho alcune procedure provvisorie. La mia situazione è molto complessa. Ad oggi sono in possesso di un numero amministrativo in attesa che i decisori completino le procedure probatorie. Nel 2014, la Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) mi ha contattato tramite il telefono ed abbiamo parlato di diverse questioni riguardanti la società libica e l’emarginazione a cui siamo sottoposti da anni”. A parlare è un giovane Tuareg, nato nel 1991 e residente ad Aubari, nella storica regione del Fezzan, autore di una lunga lettera di sfogo.

“Ho un fratello militare nell’esercito libico che è ferito alla colonna vertebrale e ora è a casa senza documenti di viaggio ufficiali. Anche lui ha avviato le procedure per ottenere il numero nazionale, possiede una carta d’identità ed il numero amministrativo del documento di nascita”. Prosegue aggiungendo che “nel 2015, ho cercato di attraversare il mare attraverso le barche della morte verso l’Europa in cerca di una vita migliore libera da emarginazione, esclusione, razzismo, settarismo e tribalismo. Ho venduto tutte le mie proprietà, ma mia madre e mio padre mi hanno impedito di andare. So che non sono dei cattivi genitori, ma vivere sotto un’emarginazione sistematica è insopportabile. Oggi ho tre figli, anche il loro futuro è perso come il mio? Quanto pensi che durerà?”. Racconta Ahmed Juma, che malgrado la mancanza di documenti, è riuscito a laurearsi presso l’università di Sabha.

In un’intervista esclusiva a Speciale Libia, il presidente dell’Alto Consiglio Sociale dei Tuareg in Libia, Moulay Gedidi, ha confermato il fatto che molti Tuareg sono privi di documenti e di numero nazionale. Tre giovani libici sono stati trovati morti nei pressi di Zuara mentre provavano a compiere il viaggio via mare ad ottobre. La difficoltà per i cittadini libici, ed in particolare per coloro che sono sprovvisti di documenti, di lasciare il paese con mezzi legali, solleva la questione se ci si può aspettare che più libici si imbarchino in un pericoloso viaggio in barca verso l’Europa in futuro, se si considera anche la precaria situazione di sicurezza e l’assenza di istituzioni legittime.

Il problema della nazionalità per i Tuareg che dagli anni ’80 vivono stabilmente in Libia, è passato di governo, in governo, senza ottenere soluzioni per i cittadini come Ahmed Juma. La decisione 53 del 2011, nell’ultimo periodo del sistema delle masse del colonnello Muammar Gaddafi, sanciva il completamento delle procedure di verifica della componente Tuareg, ma finora non attuata per ragioni sconosciute.

Ancora prima, la risoluzione n. 11 del 2005 stabiliva la formazione di un comitato per la concessione di carte di identità e numero di file per i rimpatriati Tuareg. Andando indietro nella storia, un primo processo per concedere la nazionalità alle minoranze non arabe è stato avviato dal decreto 312 del 1988.

Ancora oggi migliaia di non arabi come Tuareg e Tebu non hanno documentazione ufficiale attestante la loro cittadinanza. I tuareg che sono stati in Libia per 100 anni sono riusciti a ottenere un numero nazionale o un libretto di famiglia, ma a coloro che si stabilirono nel paese 50 o 60 anni fa non possiedono né la cittadinanza libica né alcuna altra cittadinanza.

La nazionalità è stata utilizzata dai vari Governi come un arma di ricatto verso i Tuareg. Dopo Gheddafi, i membri della comunità nomade si sono avvicinati al presidente del Consiglio nazionale di transizione della Libia (NTC) Mustafa Abdel Jalil che promise di concedere la cittadinanza a coloro che hanno origini libiche, solo dopo le elezioni. Tuttavia non è chiaro come intedesse determinare le origini libiche di persone che non hanno alcun documento. In posti come Sabha dove i confini porosi a sud hanno esacerbato i timori xenofobi del paese che viene infiltrato da stranieri e già pregiudizi esistenti contro comunità come i Tuareg, la questione di chi sia veramente libico potrebbe diventare un problema altamente esplosivo in futuro, anche in vista di eventuali elezioni.

In assenza di un censimento ufficiale della comunità, attraverso varie fonti è possibile stimare il numero di Tuareg nel mondo da 1,5 a 3 milioni, con almeno 800.000 in Niger e almeno 500.000 in Mali. La mancanza di registrazione e l’importante spostamento negli anni ’70 e ’80 principalmente verso l’Algeria e la Libia possono spiegare le grandi differenze tra le stime. In Algeria, la popolazione tuareg è generalmente stimata in 40.000 e in Libia circa 10.000 sebbene esistono stime che affermano che i Tuareg in Libia siano almeno 250.000.


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