Riforma economica. La Banca Centrale annuncia controlli sulla vendita di valuta estera

Di Ali Ahmed.
Nel quadro di attuazione della riforma economica, la Banca Centrale della Libia ha annunciato nuovi controlli sulla vendita di valuta estera a fini personali e crediti documentari da parte del dipartimento di vigilanza bancaria e cassa. Secondo la circolare n. 8, alle banche viene concessa l’autorizzazione ad aprire crediti documentari per tutti i beni e servizi legalmente consentiti, fissando un tetto di 3 milioni di dollari per attività di servizi, 5 milioni di dollari per attività commerciali e 10 milioni per le attività industriali.
La circolare n.9 invece stabilisce i controlli per la vendita di valuta estera a fini di studio e cure mediche, per cui le banche dovranno assicurare il cambio ai cittadini per un massimo di 10 mila dollari l’anno a persona, rispettando quanto stabilito nella recente decisione del Consiglio Presidenziale. Per quanto riguarda i controlli sulle vendite di valuta estera ai cittadini, la Banca Centrale conferma il tetto massimo di 50mila dollari l’anno che potranno essere trasferiti per coprire le spese sanitarie presso cliniche ed ospedali all’estero.
Va ricordato che il Governo di Accordo Nazionale ha annunciato l’imposizione di una tassa del 183% sulla vendita ufficiale di valuta estera. L’imposta si applica alle vendite ufficiali in valuta straniera e non si applica al tasso di cambio del mercato nero, che in realtà domina il mercato valutario in quanto è in grado di fornire una quantità illimitata di valuta a disposizione di coloro che ne hanno bisogno. Il prelievo viene imposto dalla Banca Centrale tramite le banche commerciali che operano sul territorio libico e che trattano direttamente con i clienti di valuta estera. Ciò comporta un aumento del tasso di cambio di 1 dollaro (USD) a 3,90 dinari libici (LYD) dall’attuale 1,38 LYD per dollaro. Ciò contrasta nettamente con il tasso medio del mercato nero di 6.50/7,40 LYD per USD.