Alto Comitato Finanziario tiene la sua quinta riunione a Sabha

Il capo del Consiglio presidenziale della Libia, Mohammed Menfi, ha presieduto ieri la quinta riunione dell’Alto Comitato Finanziario a Sabha, capoluogo meridionale del Paese, tenendo una serie di incontri con alcune componenti sociali e politiche della città.
L’Alto Comitato delle Finanze, istituito lo scorso luglio dal Consiglio di presidenza, ha invitato tutte le parti a rispettare le sue decisioni e a non deviare dal consenso nazionale e internazionale al fine di raggiungere gli obiettivi più elevati nella protezione dell’unità, della stabilità e della sovranità del Paese.
Ha riaffermato la continuazione di riunioni continue in diverse città e regioni della Libia, considerando che ciò costituisce un segnale reale della ripresa della situazione di sicurezza e della promozione del processo di riconciliazione nazionale.
Menfi ha elogiato le misure concrete adottate dai membri delle istituzioni militari e degli apparati di sicurezza nella regione per far fronte alle ripercussioni degli sfortunati eventi vissuti dai paesi confinanti, Sudan, Niger e Tchad, sottolineando l’importanza di riportare alla normalità le condizioni di vita della città di Murzuch e di attuare piani di ricostruzione delle aree abbandonate. Il Libyan National Army ha lanciato la scorsa settimana un’operazione per liberare complessi abbandonati da gruppi di opposizione ciadiana e irregolari.
Il capo del Consiglio di presidenza ha inoltre sottolineato la necessità di proteggere gli impianti della compagnia petrolifera nazionale, National Oil Corporation (Noc) e della General Electricity Company (Gecol), concordando una strategia globale per il settore energetico, partendo dalla formazione di un comitato tecnico di esperti in materia. Ha inoltre invitato i ministeri competenti e le autorità, compresa la Banca Centrale della Libia a presentare rapidamente rendiconti finanziari dettagliati per l’anno 2022.
Nella sua risposta a una dichiarazione rilasciata da un membro del comitato, il vice governatore della Banca Centrale della Libia, in cui metteva in dubbio la legalità del comitato; Menfi ha espresso il suo stupore per la messa in dubbio della legittimità della costituzione del comitato dopo oltre 60 giorni dalla sua costituzione, sottolineando che la Corte Costituzionale si è attivata e può accogliere eventuali ricorsi.
Marai al Barasi, che ha di recente annunciato l’unificazione della Banca Centrale della Libia con il governatore di Tripoli, Siddiq Al-Kabeer, ha presentato venerdì le sue dimissioni dal Comitato che ha a sua volta ufficializzato la sua uscita per non aver preso parte agli incontri con gli altri membri. Dopo l’annuncio dell’unificazione della banca centrale, Al Barasi ha motivato le sue dimissioni affermando che la decisione di formare il Comitato, incaricato di determinare gli aspetti della spesa pubblica e predisporre le disposizioni finanziarie, “viola le leggi dello Stato libico e l’Accordo politico”.
Ai sensi della decisione numero 18 del 2023 del Consiglio presidenziale, il nuovo comitato deve essere composto da un presidente, un vice e 17 membri scelti tra i deputati della Camera dei rappresentanti, i membri dell’Alto consiglio di Stato, gli alti ufficiali del Comando generale dell’Esercito nazionale libico, funzionari della Banca centrale a Tripoli e a Bengasi, esperti dell’Ufficio di revisione contabile, esponenti dell’Autorità di controllo amministrativo e dirigenti della Noc.