Tripoli. Serraj discute i programmi a sostegno di feriti e sfollati, un razzo uccide una famiglia

Di Vanessa Tomassini.

Mentre vanno avanti pesanti scontri nella periferia sud ovest di Tripoli, il presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale, Fayez al-Serraj, ha tenuto domenica mattina una riunione allargata con i responsabili della gestione dell’emergenza, per distutere dell’attuazione delle istruzioni impartite dal Consiglio.

All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario del Ministero della Salute, Mohamed Al-Haytham, il direttore del Dipartimento dei feriti di Tripoli, Dr Tariq Al-Hamshari ed il direttore del ramo di Tripoli della Società della Mezzaluna Rossa libica, Yousef Mohammed, i quali hanno aggiornato il premier sulle misure adottate per affrontare le conseguenze umanitarie del conflitto, compreso il trattamento dei feriti, la fornitura di medicinali e forniture mediche, il supporto tecnico per le strutture sanitarie nell’ambito degli scontri, il sostegno alle famiglie sfollate e la fornitura di beni che allevieranno la loro sofferenza. Durante la riunione, il Presidente ha anche rivisto le misure adottate dal Consiglio presidenziale in merito all’elargizione di aiuti impartendo istruzioni per accelerare i soccorsi e dare una risposta urgente alle tante richieste di aiuto.

Nel frattempo, Mohamed Abdullah del Ministero degli Interni del Governo di Accordo Nazionale ha confermato a Speciale Libia che gli scontri vanno avanti a Sud della Grande Tripoli, mentre la situazione è tranquilla nel resto della capitale, dove le pattuglie del Ministero hanno garantito la sicurezza dei cittadini e il normale svolgimento delle loro vite quotidiane. Nelle aree a sud di Tripoli Abdullah ha detto che vanno avanti gli sforzi del Comitato per le misure di sicurezza formato dal Consiglio Presidenziale, mentre non ha voluto pronunciarsi sulle recenti dichiarazioni di Misurata che hanno invitato i ribelli ad unirsi al conflitto nella capitale. Fonti locali riferiscono invece che una famiglia è stata colpita da un missile, caduto sulla propria casa nei pressi di Tariq al-Matar. Quattro persone sarebbero morte, di cui due bambini. Al momento non ci sono ulteriori dettagli, siamo in attesa di chiarimenti da parte delle “autorità di sicurezza” impegnate sul campo.

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