Ok da Tripoli a nomina del diplomatico italiano Nicola Orlando come ambasciatore dell’Ue

Ultimo aggiornamento: 03 settembre 2023
Retromarcia del governo di Tripoli sul gradimento di Nicola Orlando ad ambasciatore Ue in LIBIA. A rivelarlo l’agenzia Adnkronos che afferma che il governo di unità nazionale di Abdul Hamid Dbeibah ha fatto sapere oggi, attraverso l’ambasciatore libico a Roma, Muhammad Younes, di avere accettato la nomina.
Il Governo di unità nazionale, guidato dal Primo Ministro Abdul Hamid Dabaiba aveva inizialmente respinto la nomina del diplomatico italiano Nicola Orlando come ambasciatore dell’Unione Europea a Tripoli.
La nomina di Orlando a nuovo ambasciatore dell’Ue in Libia al posto dello spagnolo José Sabadell, che pochi giorni fa ha svolto il suo ultimo incontro con Dabaiba a Tripoli, era stata comunicata dall’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione, Josep Borrell, lo scorso aprile. Tripoli non aveva motivato pubblicamente la decisione di respingere la nomina.
Sabadell ha terminato la scorsa settimana la sua missione di tre anni in Libia come ambasciatore dell’Unione Europea a Tripoli, che ha descritto come “un privilegio straordinario”. “Sono particolarmente felice che la delegazione (europea) sia tornata pienamente a Tripoli. Lavoriamo qui a tempo pieno ormai da due anni. Ciò ha reso possibile uno stretto scambio con gli attori libici, il sostegno al processo politico in corso e il contributo a migliorare la qualità della vita dei libici. Molto è migliorato dal mio arrivo a settembre 2020, in particolare in termini di sicurezza. Il pezzo mancante sembra essere un consenso politico tra i leader libici su un futuro comune per la Libia che serva gli interessi del popolo libico”, ha scritto Sadabell.
“Il potenziale umano ed economico per garantire una vita migliore a tutti i libici è già presente e un accordo politico lo renderebbe possibile. La trasparenza e un’equa distribuzione dei proventi petroliferi sono fondamentali”, ha aggiunto il diplomatico della Ue. “Abbiamo lavorato con l’ovest, l’est e il sud. Da buoni vicini della Libia quali siamo, sosteniamo pienamente il successo del paese in termini di stabilità, sicurezza, democrazia e prosperità”, ha aggiunto l’ambasciatore.