I dipendenti della Mellitah Oil & Gas protestano per i loro diritti

Di Vanessa Tomassini.

I dipendenti della compagnia petrolifera Mellitah Oil & Gas hanno sollevato la loro voce contro la mancata attivazione dei servizi di assicurazione sanitaria, sospesa dalla società dallo scorso 27 febbraio. In una dichiarazione rilasciata sabato i lavoratori hanno chiesto al gigante petrolifero il rispetto dei regolamenti aziendali e delle leggi che regolano il lavoro in Libia, che prevedono la fornitura di assistenza sanitaria da parte delle aziende ai propri dipendenti.

I dipendenti, stanchi delle false promesse della compagnia, hanno lanciato un ultimatum di 3 settimane per veder soddisfatte le loro richieste, minacciando un aumento delle manifestazioni e lo sciopero generale dei lavoratori di tutte le sedi.

Mellitah Oil &Gas è una joint venture tra la libica National Oil Corporation (NOC) e l’italiana Eni, partner paritetici 50-50%.  La compagnia gestisce diversi campi terrestri sparsi in tutto il paese, compresi i campi offshore costituiti da tre piattaforme e un serbatoio galleggiante. 

Inoltre, gestisce una rete di linee di condotte onshore di varie dimensioni estesa per migliaia di chilometri. L’azienda esporta parte del gas naturale trasformato dal Complesso Industriale di Mellitah attraverso una linea di condotte offshore di 32 pollici / 516 km, che collega il Complesso Industriale di Mellitah alla costa meridionale d’Italia e gestito dal Green Stream, considerato il primo collegamento tra la Libia e l’Europa.

Mellitah Oil & Gas partecipa anche a coprire gran parte delle esigenze del consumo locale di gas naturale che alimenta centrali elettriche di generazione.

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