NOC discute con BP ed Eni l’esplorazione nei siti di Ghadames e Sirte

Oggi, lunedì, la compagnia petrolifera libica National Oil Corporation (NOC) ha discusso del superamento degli ostacoli al lavoro di esplorazione condotto dall’italiana Eni e dalla britannica BP in tre siti nei bacini di Ghadames e Sirte. Lo rende noto NOC in una nota.
Il Dipartimento Esplorazioni della NOC ha tenuto un ampio incontro con funzionari del consorzio italo-britannico e rappresentanti della Libyan Investment Corporation, presso la sede della società a Tripoli. I funzionari hanno affrontato gli aspetti finanziari del lavoro di esplorazione per cinque anni.
“Durante l’incontro – rende noto NOC – sono stati valutati i programmi di esplorazione per il periodo dal 2023 al 2028 e si lavora per superare le difficoltà e rimuovere gli ostacoli che possono essere incontrati durante l’attuazione. Gli aspetti finanziari durante quel periodo sono stati discussi anche per attuare questi programmi”.
All’incontro hanno partecipato Abdul Nasser bin Zaytoun, responsabile NOC, numerosi specialisti e tecnici dell’amministrazione Eni, il Vice Direttore Generale della North African Branch Company, Wanis Al-Ruwaimi, il Direttore Esplorazioni Giuseppe Bricchi, il Direttore Operazioni Pozzi Andrea Minardi, in aggiunta ai funzionari e specialisti della BP.
NOC ha firmato un accordo con le due compagnie, in base al quale Eni agirà come operatore per riprendere i lavori di esplorazione in tre aree, due onshore nel bacino di Ghadames, e un’area marina nel bacino della Sirte con una superficie di 54.000 km.