Corte d’Appello di Misurata riprende il processo contro accusati membri di Daesh

La Corte d’Appello di Misurata ha ripreso le sessioni del processo contro membri accusati di appartenere al gruppo terroristico Daesh nella città di Misurata, alla presenza di un gran numero di leader, combattenti, feriti e delle famiglie dei caduti nelle operazioni militari Al-Bunyan Al-Marsus contro il califfato. Nel corso dell’udienza di ieri, domenica, il giudice ha ascoltato le dichiarazioni di 12 sospetti terroristi, oltre a diversi testimoni e difensori delle famiglie dei caduti dei giovani delle Forze Al-Bunyan.
Durante l’udienza, l’avvocato degli imputati ha chiesto un’udienza a porte chiuse, sostenendo che gli imputati avevano paura di partecipare, ma il tribunale ha rigettato tale richiesta, mentre l’avvocato delle vittime ha chiesto giustizia completa, pena certa e una sentenza inoppugnabile, rispondendo agli avvocati difensori degli imputati.
La Corte d’Appello di Misurata ha ripreso, a partire dallo scrso agosto, la quarta sessione del processo contro cinquanta presenti membri del Daesh, compreso il leader del gruppo terroristico, Fawzi Al-Ayyat. Il 5 maggio 2016 è stata lanciata dall’allora governo di accordo nazionale l’operazione Al-Bunyan Al-Marsous, dopo che l’intera città di Sirte e gran parte della regione centrale della Libia erano state controllate dai terroristi annunciando la creazione dello Stato islamico in Libia. Moltissimi giovani di Misurata a Tripoli parteciparono alle operazioni militari, durate oltre sette mesi. La città di Sirte fu dichiarata finalmente liberata il 6 dicembre del 2016.