Cirenaica e Fezzan non sono soddisfatti delle politiche di Dabaiba – l’opinione di Saad Ben Sharada

Di Saad Ben Sharada, membro dell’Alto Consiglio di Stato libico.

La situazione in Libia dopo i recenti eventi scenderà su due binari. Il primo è frenare la divisione e il secondo è andare a formare un nuovo governo perché il premier Abdel Hamid Dabaiba si nasconde dietro le armi delle milizie e saccheggia fondi statali; le province della Cirenaica e del Fezzan non sono soddisfatte. Oggi la situazione in Libia si fa sempre più complessa e la Missione Onu e alcuni Paesi stranieri confondono la scena in Libia a causa degli interventi negativi. Il governo Bashagha opererà dalla città di Sirte.

Come l’economia risente della crisi politica

L’ostruzione del processo politico e la divisione del governo comporteranno un deterioramento della situazione economica, in particolare dell’economia libica, la quale dipende dalle esportazioni di petrolio come unica risorsa di reddito. Ci sono richieste locali e internazionali di congelare le entrate petrolifere in un conto esterno alla banca centrale. Perché la Banca Centrale della Libia è accusata con il governo di Dabaiba di aver erogato denaro a milizie armate all’interno della capitale Tripoli. Questo congelamento si estenderà alle riserve della CBL e sarà un disastro per lo Stato libico.

Il controllo delle brigate armate di Tripoli sulle istituzioni finanziarie

Il controllo delle brigate armate a Tripoli sulle istituzioni finanziarie dello Stato impedirà a qualsiasi azienda straniera o locale di lavorare a qualsiasi progetto di sviluppo e la situazione della sicurezza in Libia è considerata una linea rossa. Inoltre, la divisione del governo non incoraggia nessun investitore interno o esterno ad avviare alcun progetto nel paese.

Gli incontri al Cairo

Dominano ancora la scena gli incontri del Cairo tra il Consiglio supremo di Stato e la Camera dei rappresentanti su una norma costituzionale o sulla modifica del progetto di costituzione ultimato a metà 2017. Il possibile scenario dei dialoghi al Cairo è un accordo turco-egiziano su un nuovo mini-governo per vigilare sull’attuazione delle elezioni, e la sua durata sarà da uno a due anni.

Possibilità di nuovi conflitti?

A mio avviso, se il governo Dabaiba continuerà a controllare solo Tripoli, il resto della popolazione libica sotto l’amministrazione del governo Bashagha, concordato dai libici e nominato dall’unico parlamento legittimo in Libia, sarà irrequieto. E inoltre, se il governo Dabaiba insiste a spendere soldi per finanziare le milizie all’interno della capitale, ciò potrebbe portare a nuovi scontri tra i libici.

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