La Libia riunisce tutti, Bashagha incontra notabili e delegazioni da tutto il Paese

Il primo ministro libico designato della Camera dei rappresentanti, Fathi Bashagha, ha incontrato un certo numero di dignitari da tutta la Libia nella città costiera di Sirte, dove ha affermato che il suo governo inizierà a lavorare nell’immediato, sebbene sia interessato a “svolgere i suoi doveri dalla capitale, Tripoli, ma senza la caduta di una sola goccia di sangue”. L’evento, intitolato “La Libia riunisce tutti” si è svolto nel complesso Ouagadougou Hall di Sirte, ed ha visto una massiccia partecipazione di leader tribali, rappresentanti sociali ed attivisti. Bashagha ha spiegato di aver scelto Sirte come sede del suo governo perché la città ha sofferto guerre e flagelli negli ultimi anni e perché si trova nel centro della Libia, collegando l’est con l’ovest e il sud del Paese. “Sirte non ha nemici, differenze o competizione con le altre città libiche,” ha sottolineato il Primo Ministro designato.

“Il conflitto in Libia non è una disputa libico-libica, ma è piuttosto il risultato dell’intervento di alcuni partiti e paesi per ottenere guadagni internazionali – ha proseguito Bashagha, aggiungendo che – la nostra disputa non supera il 20% di quanto sta accadendo in Libia e noi siamo in grado di superarlo. Abbiamo lanciato un’iniziativa di dialogo volta a dissipare le differenze, riunire i libici, porre fine al conflitto tra libici, trasferire il potere pacificamente e riparare il tessuto sociale”. In una captatio benevolentiae, Bashagha ha ringraziato il Governo tunisino, il presidente e il popolo del Paese vicino “per la generosa ospitalità e la calorosa accoglienza”, sottolineando l’importanza della cooperazione bilaterale a beneficio dei due popoli fraterni. Ha anche ringraziato la Repubblica araba d’Egitto e il Governo della Turchia.

Si ricorderà che il premier designato, dopo la sua nomina da parte del Parlamento ha speso oltre un mese a Tunisi, conducendo incontri con leader militari locali, ambasciatori e rappresentanti politici libici, con la falsa speranza di poter fare il suo ingresso a Tripoli, ma ciò non è avvenuto poiché il primo ministro del governo di unità nazionale, Abdel Hamid Dabaiba, si è rifiutato di cedere il potere ad una autorità non eletta. Dabaiba si è barricato a Tripoli con il sostegno di alcuni gruppi armati, chiudendo lo spazio aereo e la strada costiera per impedire l’arrivo del governo rivale.

Bashaga ha annunciato domenica scorsa l’avvio di un dialogo nazionale per comunicare direttamente con tutte le parti e per raggiungere insieme un vero consenso nazionale. In un discorso video il premier designato dalla Camera aveva ribadito: “Abbiamo aderito a un principio fondamentale, ossia quello di risparmiare sangue, mantenere la sicurezza e la stabilità nella capitale, rifiutando completamente di combattere e di fare guerre per qualsiasi ragione”.  Ha inoltre aggiunto: “I nostri giovani che portano armi affrontano le loro paure e si assumono sicurezza e responsabilità militari. È giunto il momento di costruire il vostro stato e di fidarsi di voi stessi e della vostra capacità di costruire la vostra nazione”.

Alla cerimonia odierna hanno partecipato i membri della Camera dei Rappresentanti Salem, Al-Zadama e Khaled Al-Ousta; alcuni ministri del governo Bashagha, il capo dei notabili libici Sheikh Omar Ashmakh; delegazioni popolari del sud, dell’ovest e dell’est della Libia, tra cui Bani Walid, Misurata, Zawiya, Tripoli, Bengasi e Sabha; il capo e i membri del Consiglio Sociale delle Tribù della Sirte, in aggiunta ai notabili delle componenti sociali della città, il sindaco ed un certo numero di docenti dell’Università di Sirte.

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