Portavoce dell’esercito libico (LNA) annuncia l’uccisione dell’emiro dell’Isis nel sud della Libia

Il portavoce del Libyan National Army (LNA), Ahmed Al-Mismari, ha annunciato l’uccisione dell’emiro dell’Isis in Libia, alias Abu Abdullah, in un’operazione qualitativa da parte delle forze armate ad ovest del capoluogo meridionale di Sebha. Dell’uomo non si conosce ancora il vero nome.

Al-Mismari ha spiegato in una conferenza stampa martedì sera a Bengasi, che l’LNA ha ricevuto informazioni sull’esistenza di una cellula terroristica di stanza nel quartiere Abd al-Kafi a Sabha, aggiungendo che il 116mo battaglione di fanteria si è scontrato con il gruppo jihadista in una battaglia continua di sette ore.

Secondo al-Mismari, l’operazione si è conclusa con l’eliminazione di nove terroristi e l’arresto di due donne, una di Bengasi, Sanaa Abdul Hadi Salem, anno 1980, moglie del jihadista Othman al-Abbar membro del gruppo terroristico Daesh, anche lui ucciso nell’operazione. La seconda donna sarebbe la moglie dell’emiro dell’ISIS in Libia, Najla Mahmoud Afifi Hussein, di nazionalità egiziana.

Il portavoce ha indicato che diverse persone sono state arrestate, compreso un cittadino libico, tre sauditi, un egiziano, un sudanese, un nigeriano e un altro dalla Costa d’Avorio.

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