Il Consiglio di sicurezza proroga di 12 mesi il mandato della missione ONU in Libia, adottando la risoluzione 2542 (2020)

Il Consiglio di Sicurezza ha deciso oggi di prorogare di un anno il mandato della sua missione politica speciale integrata in Libia, elencando una serie di compiti di mediazione e buoni uffici, incaricando inoltre il Segretario generale di condurre una revisione indipendente della sua struttura, priorità e personale efficacia.

Adozione della risoluzione 2542 (2020) con 13 voti favorevoli, 0 contrari e 2 astensioni (Cina, Federazione Russa), il Consiglio ha deciso di prorogare fino al 15 settembre 2021 il mandato della Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL) come missione politica integrata speciale. Ha delineato i compiti da svolgere nel pieno rispetto dei principi della titolarità nazionale, compresa la promozione dell’attuazione dell’accordo politico libico; sostenendo gli sforzi del governo di accordo nazionale per stabilizzare le zone postbelliche; monitoraggio e segnalazione di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario; e fornendo supporto alla Libia, su richiesta, in risposta alla pandemia COVID-19. La Missione sarà inoltre incaricata di contribuire al raggiungimento di un cessate il fuoco e, una volta concordato dalle parti libiche, di fornire un adeguato supporto alla sua attuazione.

Secondo altri termini della risoluzione, i membri hanno deciso che la Missione dovrebbe essere guidata da un Inviato speciale del Segretario generale con un focus sui buoni uffici e che, sotto l’autorità di quest’ultimo, un Coordinatore UNSMIL sarà responsabile della giornata della Missione- operazioni e gestione odierne. Tra le altre cose, hanno chiesto al Segretario generale di valutare i passi necessari per raggiungere un cessate il fuoco duraturo in Libia – così come il possibile ruolo dell’UNSMIL nel fornire supporto scalabile per il cessate il fuoco – da presentare entro 60 giorni dall’adozione della presente risoluzione. e gli ha chiesto di nominare senza indugio il suo inviato speciale.

Il Consiglio ha inoltre chiesto al Segretario generale, conformemente alle migliori pratiche, di condurre e presentare una revisione strategica dell’UNSMIL entro il 31 luglio 2021. Tale revisione dovrebbe includere una valutazione e raccomandazioni per migliorare l’efficienza della struttura complessiva della Missione, dei compiti e della capacità e dell’efficacia del personale, anche in materia di mediazione e gestione del processo di pace; nonché una valutazione delle opzioni per un monitoraggio efficace del cessate il fuoco sotto l’egida delle Nazioni Unite, comprese ulteriori raccomandazioni, se necessario.

Inoltre, i membri hanno chiesto al Segretario generale di includere, nei suoi rapporti regolari sulla situazione in Libia, gli sforzi delle Nazioni Unite per affrontare il coronavirus e l’impatto della pandemia sulla capacità dell’UNSMIL di svolgere i suoi compiti obbligatori.

Parlando per spiegare la posizione, il rappresentante del Sud Africa ha detto che la sua delegazione ha votato a favore della risoluzione in quanto non può esserci una soluzione militare al conflitto in Libia. Tutte le parti devono impegnarsi in un dialogo politico, ha sottolineato, rilevando la preoccupazione dell’Unione africana per il continuo stallo a tale riguardo. Ha accolto con favore la cooperazione tra il suo blocco e le Nazioni Unite, così come il forte sostegno dei paesi vicini, e ha elogiato l’inizio dei colloqui ora ospitati dal Marocco che si spera porteranno a una pace duratura in Libia.

Il rappresentante del Viet Nam ha detto che anche la sua delegazione ha votato a favore del testo, sottolineando che l’unica via da seguire è un processo politico inclusivo, guidato dalla Libia e di proprietà libica. Si è unito ad altri oratori nel sottolineare il ruolo cruciale degli attori regionali e nel dare il benvenuto all’avvio del dialogo intra-libico in Marocco.

Il rappresentante della Federazione Russa, rilevando che la sua delegazione si è astenuta dal voto, ha affermato che non tutte le sue opinioni si sono riflesse nel progetto di risoluzione. “Sono solo gli stessi libici che devono determinare il futuro del paese”, ha sottolineato, aggiungendo che qualsiasi sostegno al monitoraggio del cessate il fuoco deve essere effettuato con l’accordo del governo. Sperava che un inviato speciale e un capo dell’UNSMIL vengano nominati “in un futuro molto prossimo”.

Il rappresentante della Cina ha affermato che, nonostante i recenti progressi, la situazione in Libia rimane fragile. Ha espresso rammarico per il fatto che diversi elementi della risoluzione odierna, in particolare quelli relativi ai diritti umani, al genere e al monitoraggio del cessate il fuoco, non siano stati adeguatamente concordati da tutti i membri del Consiglio. Qualsiasi futuro accordo sul cessate il fuoco deve essere concordato da tutte le parti interessate, ha sottolineato, aggiungendo che le preoccupazioni di tutti i membri del Consiglio devono essere ascoltate nei futuri negoziati.

Il rappresentante dell’Indonesia ha detto che il testo di oggi si traduce in “niente più combattimenti, niente più interventi stranieri” e fornisce la flessibilità necessaria all’UNSMIL per sostenere un cessate il fuoco e proteggere il popolo libico. Ha convenuto con altri oratori che è ora di nominare un rappresentante speciale, aggiungendo: “Continuiamo lo slancio e andiamo avanti verso una pace duratura”.

Il rappresentante del Regno Unito ha espresso sorpresa per il fatto che due delegazioni abbiano scelto di astenersi dalla votazione odierna, ricordando che, in qualità di redattore della risoluzione, la sua delegazione ha risposto rapidamente a tutte le preoccupazioni sollevate. La lingua a cui fa riferimento la Federazione Russa per quanto riguarda gli accordi di monitoraggio del cessate il fuoco chiarisce che è necessaria la consultazione tra tutte le parti. Diversi riferimenti ai diritti umani e al genere sono stati rimossi durante il processo di redazione in risposta alle preoccupazioni della Cina, ma altri sono stati lasciati nel testo come soluzione di compromesso. Ha espresso la speranza che tutti i membri del Consiglio sosterranno l’inviato speciale che sarà presto nominato per contribuire a realizzare la pace tanto necessaria in Libia.

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