Serraj pronto ad accettare una tregua

Il presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale, Fayez al-Serraj, ha emesso una dichiarazione con cui accetta un cessate il fuoco nei sobborghi di Tripoli, durante le celebrazioni dell’Eid Al-Adha, da domenica a martedì. La tregua è stata richiesta dal Consiglio di Sicurezza, dopo l’appello del Rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamè, durante il suo briefing del 5 agosto. Il Governo di Tripoli è pronto ad accettare il cessate il fuoco per alleviare le sofferenze della popolazione e consentire l’accesso degli aiuti umanitari agli sfollati interni. Quattro le condizioni necessarie per Serraj: una completa cessazione del fuoco diretto e indiretto e qualsiasi anticipo dagli attaccanti, un divieto di volo per aerei da guerra e aerei da ricognizione, la tregua dell’Eid non deve essere utilizzata dagli aggressori per mobilitare o muovere le forze, UNSMIL infine dovrebbe garantire l’attuazione della tregua e monitorare eventuali violazioni.
Ghassan Salamè aveva annunciato nei giorni scorsi un piano per mettere fine alle violenze in tre punti. Questi prevedevano il raggiungimento di una tregua, un successivo meeting tra i Paesi stranieri coinvolti nella crisi, infine una conferenza per le componenti libiche. Il capo della Missione Onu ha precisato che quest’ultima tavola rotonda sarebbe stata differente dalle precedenti iniziative poichè i politici libici hanno bisogno di garanzie dalla comunità internazionale per perseguire soluzioni. Salame si è detto ottimista sul fatto che le parti in guerra avrebbero accettato una tregua umanitaria, affermando che non sarebbe stata definitiva. “Ho parlato con tutte le parti, compresi i paesi che sostengono Khalifa Haftar. Molti di loro concordano sulla tregua durante Eid Al-Adha.” Ha detto giovedì Salamè.