Celebrando il 5° anniversario di Libya Dawn le milizie di Tripoli distruggono l’ennesimo aereomobile

“Nel 2011 i media parlavano di 200, 300 morti al giorno che sarebbero stati uccisi da Muammar Gheddafi. Oggi stanno facendo lo stesso accusando il Libyan National Army di crimini commessi, come allora dalle milizie islamiste di Tripoli e Misurata”. Riassume così la situazione nella capitale libica un giovane di Tripoli, oggi impegnato in una delle tante organizzazioni internazionali attive in Libia. L’ennesimo schiaffo al popolo libico da parte delle milizie del Governo di Accordo Nazionale supportato dalle Nazioni Unite è arrivato oggi con la distruzione dell’ennesimo aeromobile all’interno dell’areoporto internazionale, già distrutto nel 2014 dalle milizie guidate da Salah Badi, elemento inserito nelle liste sanzionatorie dell’Onu ed oggi impegnato al fronte contro l’esercito del feldmaresciallo Khalifa Haftar. Il vile atto, probabilmente compiuto dalla milizia al-Bougra, letteralmente la mucca in italiano, arriva in concomitanza del quinto anniversario di Libya Dawn, o Alba Libica, la coalizione di milizie con sede a Misurata che sequestrò Tripoli e la maggior parte delle istituzioni governative nell’agosto 2014 istituendo un proprio governo e parlamento autoproclamati, e mettendo fine al processo democratico a cui il popolo libico aspirava. La coalizione islamista comprendeva gli stessi gruppi che si considerano ancora oggi “guardiani della rivoluzione” di Febbraio. Tra questi vi erano: le forze di Zleiten, Al-Khoms, Masallata, Jadu, quelle da Nafusa, Gheryan, Kikla, Jadu, Nalut e Al-Zawiya. I gruppi armati affiliati a Libya Dawn includevano anche la Brigata dei rivoluzionari di Tripoli, la Deterrence and Assistance Force, l’allora Comitato per l’alta sicurezza, oggi Central Security di Abu Salim, e la Brigata fanteria di Janzour. Il 24 agosto 2014 i combattenti della Libia Dawn hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale, rendendola base dei propri affari. E’proprio qui che oggi si concentrano i combattimenti tra le milizie di un Governo non eletto e l’LNA.