Amazigh celebrano l’inizio del 2969

Di Vanessa Tomassini.

La comunità berbera o Amazigh in Libia e in altri Paesi del nordafrica, come Marocco, Algeria e Tunisia, celebra oggi l’inizio dell’anno 2969. Il capodanno Amazigh, meglio noto come Yennayer, viene celebrato in modi diversi nelle diverse regioni del Nordafrica. Il pasto preparato per questa circostanza è abbondante rispetto a quelli di tutti i giorni, i piatti variano di regione in regione, tra i più celebri il cous cous alle 7 verdure ma anche frutta, e piatti a base di carne come pollo e tacchino vengono serviti sulle tavole festose per l’Imensi umenzu n yennayer, ossia la cena del primo giorno di gennaio. Tutti i “riti” sono propiziatori, mirano a eliminare la carestia , a spronare il futuro e il cambiamento ea riscaldare l’accoglienza delle forze invisibili in cui credevano i berberi.

Un aspetto curioso delle celebrazioni di Yennayer riguarda la data in cui cade questa festività, se un giorno era il 14 gennaio, oggi quasi tutti considerano il 12 gennaio la data ufficiale dell’inizio del nuovo anno; anche perchè il calendario berbero tradizionale non era legato ad un’era rispetto alla quale si contassero gli anni. Là dove accadeva, questi non venivano espressi con dei numeri, ma avevano ciascuno un nome che lo caratterizza, come eventi particolari che sono accaduti in esso, la morte di qualche personaggio importante, una battaglia sanguinosa o decisiva, oppure eventi naturali come l’abbondanza di pascoli, carestie, pestilenze, o invasioni di cavallette. Yennayer simboleggia la longevità, ed è spesso l’occasione per includere altri eventi familiari: il primo taglio di capelli per ragazzini, un matrimonio, e più popolari i riti di iniziazione agricola per cui, secondo la tradizione, le famiglie mandano i loro figli alla fattoria a raccogliere frutta e verdura.

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