Scontri rinnovati nella capitale, di nuovo coinvolti dei civili

Di Vanessa Tomassini.

Pesanti scontri si sono riaccesi a sud di Tripoli nella notte. Bombardamenti e sparatorie, in violazione del recente accordo sottoscritto dai leader dei gruppi armati con la facilitazione delle Nazioni Unite ad al-Zawiya, sono andati avanti per ore nella zona dell’areoporto di Mitiga ed Abu Selim. Il consiglio municipale ha confermato che un razzo ha colpito un’abitazione dietro al centro medico.

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Alcuni razzi avrebbero raggiunto anche la pista dell’areoporto di Mitiga, fortunatamente nessun aeromobile è stato danneggiato ed i voli in arrivo sarebbero stati rediretti allo scalo internazionale di Misurata. A sferrare l’attacco sarebbe stata una formazione paramilitare denominata “Youth Tripoli”, gioventù di Tripoli, che ha chiesto alle forze speciali di deterrenza, Rada, affiliate al Ministero dell’Interno, di consegnare lo scalo allo Stato e rilasciare i prigionieri detenuti nel centro di detenzione all’interno del Mitiga. La situazione al momento è ancora confusa, con informazioni contrastanti sui media locali. Fonti sul posto hanno confermato di aver udito spari e forti esplosioni nei pressi di Airport road. La General Electric Company ha avvertito del reale pericolo del collasso della rete elettrica, dopo che alcuni siti e collegamenti sono stati colpiti dalle milizie.

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Alcuni membri del gruppo Youth Tripoli erano apparsi incappucciati in un video in cui minacciavano l’imminente attacco. Nel frattempo anche la Settima Brigata del Ministero della Difesa sembra abbia annunciato il momento di liberare Tripoli dalle milizie, tuttavia la notizia dell’interruzione del cessate il fuoco da parte loro sarebbe stata smentita. Quel che è certo è che i civili continuano a morire. In seguito all’attentato terroristico al quartiere generale della National Oil Corporation, il bilancio delle vittime dal 27 agosto è salito ad 80 ed oltre 313 sarebbero i feriti.

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