Libyan Investment Corporation alla ricerca di soluzioni urgenti per alcune aziende

La Libyan Investment Corporation (LIC) ha tenuto nei giorni scorsi una riunione a Tripoli con il consiglio di amministrazione del Libya Africa Investment Portfolio, per affrontare le questioni in sospeso. La LIC ha dichiarato in un comunicato rilasciato giovedì che è stato fissato un calendario per soluzioni urgenti a tutti i problemi finanziari delle compagnie del portfolio.
Da parte sua, Ali Mahmoud, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Libyan Investment Corporation, ha dichiarato che il Consiglio di Amministrazione è desideroso di trovare le migliori soluzioni a tutti i problemi affrontati dalle società. Ha descritto l’incontro come “molto proficuo” ed ha anticipato che seguiranno molte decisioni nel prossimo futuro che affronteranno tutte le questioni in sospeso.
Alla riunione hanno partecipato il governatore della Banca Centrale Libica, i ministri della Pianificazione, della Finanza e dell’Economia del governo di Accordo Nazionale ed un certo numero di funzionari. Secondo fonti locali, durante il vertice sarebbe stato affrontato il problema dei fondi libici congelati all’estero, che secondo alcune inchieste internazionali sarebbero stati manomessi malgrado il Governo abbia sempre negato tali affermazioni, mentre non è chiara la natura delle decisioni prese.
In questo quadro, è bene ricordare che molte aziende straniere operanti in Libia prima del 2011 hanno perso tutto con lo scoppiare della guerra civile, solamente quelle italiane erano oltre 130 e molte di queste, soprattutto le piccole e medie imprese, sono ancora in attesa dei pagamenti dei lavori compiuti.
A dicembre 2017 l’allora ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, aveva annunciato che “le imprese che hanno subito le conseguenze della situazione politico-economica in Libia dal 2011 saranno risarciti secondo forme di indennizzo previste da un emendamento al disegno di legge di Bilancio”. Secondo quanto ci riferiscono alcuni imprenditori, al momento nessun passo sarebbe stato fatto in tal senso, lasciando le aziende sull’orlo del fallimento.