Acquarius. Intervista a Comandante Guardia Costiera Libica. “Se l’Italia chiude i porti diminuiranno le partenze”

Di Vanessa Tomassini.

“La decisione del Governo italiano di chiudere i porti, per noi che lavoriamo per ridurre i viaggi dei migranti via mare, è ottima in quanto le assicuro che ridurrà notevolmente le partenze”.

Ne è sicuro il comandante delle motovedette della Guardia Costiera libica, colonnello Abu Ajila Abdelbari al quale abbiamo chiesto di commentare quanto sta accadendo in queste ore con la nave Aquarius, che con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati e 7 donne, da sabato notte è in attesa del permesso di attraccare in Italia. Il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha finora utilizzato la linea dura negando l’approdo, affermando che l’Italia non può essere l’unico paese a farsi carico dell’accoglienza dei migranti. «Nel Mediterraneo ci sono navi con bandiera di Olanda, Spagna, Gibilterra e Gran Bretagna, ci sono Ong tedesche e spagnole, c’è Malta che non accoglie nessuno, c’è la Francia che respinge alla frontiera, c’è la Spagna che difende i suoi confini con le armi, insomma tutta l’Europa che si fa gli affari suoi» ha scritto il Ministro Salvini sulle sue pagine social, aggiungendo che “da oggi anche l’Italia comincia a dire NO al traffico di esseri umani, NO al business dell’immigrazione clandestina”. Domenica sera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dichiarato di aver parlato con il primo ministro maltese, Joseph Muscat, il quale non solo ha rifiutato l’ipotesi di ricevere i migranti nei porti dell’isola, ma non avrebbe nemmeno garantito alcun aiuto umanitario. Il neo incaricato primo ministro Conte ha così annunciato l’invio di “due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell’Aquarius che dovessero averne necessità”.

-Colonnello Abu Ajeela cosa intende dire quanto afferma che questa decisione italiana diminuirà le partenze? Ci spieghi meglio.

Se le autorità italiane decidono di non accettare i migranti nei loro porti, questo scoraggerà i trafficanti, se i maltesi e gli italiani continueranno ad accettare migranti in arrivo dal mare, questo rappresenta per chi decide di intraprendere il viaggio un ingresso sicuro. Il principale gate era quello italiano così la maggior parte della gente prendeva i gommoni e l’avventura via mare verso l’Italia. Le autorità maltesi non accetteranno mai i migranti secondo me. Se le forze di sicurezza italiane chiudono i porti, questo significa per i trafficanti e per i migranti <<no way!>>. È un chiaro messaggio per coloro che intendono partire”.

Colonnello, ma in questo momento l’Aquarius si trova tra Malta e la Sicilia. Cosa succederà se né Malta né l’Italia da l’autorizzazione ad attraccare? La Libia è pronta a riaccettarli indietro?

Questo è il problema. Questa situazione va risolta certamente e se le autorità italiane ce lo chiederanno sicuramente noi permetteremo all’Aquarius di attraccare. Ma questa situazione manderà un chiaro segnale ai migranti, ma soprattutto ai trafficanti qui, che non manderanno di nuovo persone. Questa notizia scoraggerà moltissimo coloro che vogliono partire, sapendo che nessuno li accetterà anche se riescono ad arrivare. Se la sicurezza italiana chiuderà i porti, sono sicuro al 100% che nessuna imbarcazione carica di migranti partirà più da qui, dalla Libia all’Italia. Di certo, ripeto, la situazione della nave Acquarius va risolta, non può rimanere in mare…”.

Nei giorni scorsi abbiamo visto un aumento delle partenze dalla Libia. Che cosa è cambiato? Cosa sta succedendo?

Si, si lo so. Stiamo affrontando un problema di rifornimento di carburante, siamo senza! Stiamo affrontando un problema finanziario e non possiamo navigare (sospiro). Se abbiamo i rifornimenti, possiamo tornare a navigare, a fermarli e rimandarli indietro. Penso che la soluzione verrà presto presa e in un paio di giorni ritorneremo a lavorare”.

-Un’ultima domanda colonnello, è vero che tra le persone sanzionate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite c’è anche un ufficiale della Guardia Costiera libica?

“Si anche questa notizia è vera e la decisione del Consiglio di Sicurezza è stata davvero benvenuta perché ci sono mele marce anche nel nostro corpo, per me è una buona notizia, abbiamo molte persone nelle milizie, contro la legge e contro il Paese…”.

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3 thoughts on “Acquarius. Intervista a Comandante Guardia Costiera Libica. “Se l’Italia chiude i porti diminuiranno le partenze”

  1. L’ha ribloggato su Bayern ist FREIe ha commentato:
    Der Kommandant der libyischen Küstenwache freut sich, dass Italien die HumanitärschlepperInnen nicht mehr in seinen Häfen anlegen lässt, denn damit sorge es dafür, dass viel weniger Leute versuchen werden, von Libyen aus in See zu stechen, was auch den Druck von Süden aus auf Libyen verringern wird.

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