Inviato della Libia all’Onu invita a risolvere le controversie sulle leggi elettorali

Il rappresentante permanente della Libia presso le Nazioni Unite, Al-Tahir Al-Sunni, ha ribadito la necessità di un quadro temporale e di un meccanismo chiaro per affrontare le questioni controverse nelle leggi elettorali, aggiungendo che un simile approccio aiuterà a creare condizioni adeguate allo svolgimento delle elezioni, che i principali partiti accetterebbero.

Daniel, i libici uniti in una sola Nazione

Nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza, Al-Sunni ha evidenziato le condizioni nelle città libiche colpite dalle inondazioni e come la comunità ha superato tutte le differenze politiche e si è costituita come un’unica nazione. Ha sottolineato che la rapida risposta del popolo libico ai suoi fratelli nelle zone colpite dalla tempesta Daniel “è un messaggio per tutte le forze politiche affinché uniscano i ranghi e facciano uscire il Paese dalla crisi”. “Il popolo libico è stufo del circolo vizioso e della situazione attuale”, ha avvertito il diplomatico. Al-Sunni ha inoltre indicato il diritto della Libia a gestire i propri beni congelati all’estero, ribadendo il rifiuto delle autorità di essere coinvolte in qualsiasi caso o causa al riguardo.

Sostegno della Libia ai palestinesi

L’ambasciatore, indossando una kefiah palestinese, ha colto l’occasione per affermare il sostegno della Libia ai diritti dei palestinesi che “soffrono le uccisioni, i bombardamenti, l’assedio, l’interruzione dell’acqua e dell’elettricità e i tentativi di sfollamento forzato a cui sono sottoposti donne, bambini e civili innocenti a Gaza”. Ha criticato la “politica dei doppi standard” della comunità internazionale, così come i tentativi di creare confusione tra l’aggressore e la vittima. Al-Suni ha sottolineato l’importanza di comprendere e affrontare la causa della violenza in corso in Palestina e di non ridurre la crisi agli attacchi terroristici di Hamas ad Israele dello scorso 7 ottobre. Ha ribadito la posizione ferma e unita della Libia secondo cui la causa palestinese rimane una priorità assoluta, aggiungendo che la soluzione alla crisi arriva attraverso la giustizia e la creazione di uno stato palestinese indipendente con Al-Quds come capitale. In una mossa criticata da molti, dopo tali premesse, la Libia ha votato contro la risoluzione proposta dalla Russia per un cessate il fuoco a Gaza.

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