La situazione di migranti e rifugiati in Libia continua ad essere estremamente preoccupante

La situazione umanitaria, i diritti umani e la protezione dei migranti e dei rifugiati in Libia continuano a destare grave preoccupazione. È quanto emerge dal rapporto del Secretario Generale delle Nazioni Unite al Consiglio di Sicurezza. Il mese scorso, in seguito agli scontri tra residenti e migranti a Sfax, in Tunisia, centinaia di migranti, tra cui bambini e donne incinte, sono stati trasportati con la forza in un’area deserta al confine tra Tunisia e Libia e abbandonati senza cibo né acqua. Entro la fine di luglio, i fondi, i programmi e le agenzie specializzate delle Nazioni Unite in Libia e Tunisia avevano aumentato la loro assistenza per sostenere i rifugiati e i richiedenti asilo bisognosi.

Minori

Bambini migranti continuano ad essere detenuti per lunghi periodi senza alcun processo giudiziario, in violazione degli obblighi del Paese ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani. Secondo il rapporto, i bambini migranti detenuti venivano rilasciati solo se avevano garantito soluzioni durature, vale a dire il ritorno umanitario volontario facilitato dall’OIM o il reinsediamento o l’evacuazione in un paese terzo facilitato dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. La Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha verificato 24 casi di rapimento di bambini dal Sudan, dove erano stati registrati come richiedenti asilo e successivamente trasportati in Libia. Questi bambini sono stati sottoposti a ulteriori violazioni dei diritti umani in Libia, compreso il lavoro forzato in campi militari senza retribuzione. UNICEF ha fornito supporto tecnico e formazione a 10 assistenti sociali incaricati dal Ministero degli Affari Sociali di monitorare e seguire la situazione e ha fornito servizi salvavita per i bambini nei centri di detenzione.

Centinaia di persone deportate

Il 1° maggio la Direzione per la lotta all’immigrazione illegale della Libia occidentale ha annunciato una campagna nazionale per arrestare i migranti. Nel corso della campagna, le case e i luoghi di lavoro dei migranti sono stati perquisiti e migliaia di migranti, tra cui donne incinte e bambini, sono stati arrestati e detenuti arbitrariamente. Centinaia di persone, tra cui donne e bambini, sono state deportate con la forza oltre i confini in Ciad, Egitto, Niger, Sudan e Tunisia senza controllo legale.

L’incidente a largo della Grecia

Il 29 maggio, le forze navali speciali libiche, sotto il controllo dell’Esercito nazionale libico, nell’est del Paese, avrebbero intercettato un grande peschereccio, al largo della costa di Tobruch, sospettato di coinvolgimento nel traffico di esseri umani. Il 14 giugno, un peschereccio che trasportava diverse centinaia di migranti da Tobruch all’Italia si è capovolto ed è affondato al largo delle coste greche. Le autorità greche hanno tratto in salvo circa 100 persone, mentre centinaia di altre risultano disperse. I sopravvissuti, soprattutto giovani uomini, hanno riferito che nello scafo della barca c’erano donne e bambini.

In sei mesi 780 morti e 944 dispersi

La Libia continua ad essere sia un paese di destinazione che di transito per migranti e richiedenti asilo. Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), il numero di migranti in Libia nel febbraio 2023 era pari a 706.062, rispetto ai 635.051 del gennaio 2022. Nel frattempo, il numero di migranti che tentano di attraversare il Mar Mediterraneo dalla Libia è aumentato durante il periodo di riferimento. Al 1° luglio 2023, dall’inizio dell’anno sono state intercettate e riportate in Libia 8.496 persone, tra cui donne e bambini. Tra il 1° gennaio e il 1° luglio sono state dichiarate morte altre 780 persone e 944 disperse.

Migranti e rifugiati sbarcati nei porti libici verso cui Nazioni Unite le agenzie umanitarie hanno accesso ai beni di prima necessità e ai servizi sanitari e di protezione. La maggior parte dei migranti è stata successivamente trasferita in centri di detenzione, ai quali le Nazioni Unite hanno un accesso limitato.

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