Ambasciatore USA in Libia ribadisce necessità di trovare consenso su base costituzionale e procedere celermente verso elezioni

Il presidente dell’Alta Commissione elettorale nazionale libica, Imad Al-Sayeh, ha discusso oggi, giovedì, con l’inviato speciale degli Stati Uniti in Libia, l’ambasciatore Richard Norland, degli ultimi sviluppi del processo elettorale. Secondo una nota di HNEC, l’incontro si è svolto presso la sede della Commissione a Tripoli, alla presenza dell’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti, Leslie Ordiman, e di membri del Consiglio della Commissione.

La commissione ha indicato che l’incontro rientra nel quadro del sostegno degli Stati Uniti al processo elettorale in Libia ed è servita a rivedere i preparativi tecnici per il processo elettorale. Norland ha anche elogiato gli alti livelli di preparazione di HNEC, elogiando i suoi sforzi nell’affrontare le precedenti fasi elettorali. L’ambasciatore degli Stati Uniti ha affermato il continuo supporto tecnico e consultivo del suo paese per ottenere elezioni libere ed eque che riflettano la volontà e le speranze del popolo libico, ribadendo che solo le elezioni potranno risolvere la crisi di legittimità e la questione dei due governi.

L’ambasciatore Norland, durante la sua missione in Libia, ha anche incontrato il capo dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled Al-Meshri, al quale ha sottolineato l’importanza di raggiungere un consenso con la Camera dei Rappresentanti (HoR) su una base costituzionale e passare rapidamente alle elezioni.

L’inviato di Washington ha visitato la capitale libica, Tripoli, dall’8 al 10 novembre per incontri con funzionari governativi, partner internazionali e la comunità dei donatori, compresi i rappresentanti del governo di unità nazionale, dell’UNSMIL, della Banca mondiale, del Consiglio presidenziale, dell’Alto Consiglio di Stato e dell’Alta Commissione elettorale nazionale.

“Durante la sua visita – si legge in una nota dell’Ambasciata statunitense – l’inviato speciale Norland ha sottolineato l’urgenza di misure concrete per stabilire una base costituzionale per elezioni credibili e trasparenti, in linea con le aspirazioni del popolo libico. Ha fatto appello a tutti i leader e le istituzioni libici affinché utilizzino la loro influenza per spingere verso questo obiettivo, avvertendo che lo status quo non è sostenibile e osservando che gli Stati Uniti potrebbero rivalutare le loro relazioni con attori e istituzioni che ritardano e ostacolano il progresso verso soluzioni politiche”.

“L’inviato speciale ha elogiato la recente estensione del mandato dell’UNSMIL, approvata all’unanimità, come un’opportunità per ripristinare una tabella di marcia credibile per le elezioni, ottenere il necessario consenso da parte degli attori chiave e stabilire scadenze ragionevoli affinché la comunità internazionale possa radunarsi. Ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti all’SRSG Bathily nella sua missione e al diritto del popolo libico di vivere in una Libia democratica e sovrana difesa da un esercito libico unificato non dipendente da potenze straniere”. Prosegue la stessa fonte.

“La continua minaccia di chiusure petrolifere, i recenti scontri con le milizie e la protesta pubblica dopo il rapporto dell’Ufficio di audit evidenziano la necessità di una maggiore trasparenza finanziaria e responsabilità a beneficio e prosperità di tutti i libici. Gli Stati Uniti hanno scelto la Libia come paese chiave nella loro Strategia per prevenire i conflitti e promuovere la stabilità e si impegnano a collaborare con i libici a sostegno di un futuro più stabile e prospero, guidato da un governo eletto e unificato che fornisce i servizi necessari e si basa sul risorse naturali del Paese”. Ha concluso.

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