Palestina. La Libia accoglie positivamente la Dichiarazione di Algeri

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Libia ha benvenuto la firma da parte delle fazioni palestinesi della Dichiarazione di Algeri, emanata dalla conferenza “Uniting for the Achieving National Palestine Unity”, descrivendo l’iniziativa come un passo positivo per stabilire un Territorio Palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale.

In una nota del 13 ottobre 2022, il Ministero degli Affari Esteri nel Governo di Unità Nazionale afferma il sostegno dello Stato della Libia per tutte le iniziative volte a porre fine alla divisione e raggiungere l’unità nazionale palestinese come interesse supremo, incoraggiando tutte le parti palestinesi ad impegnarsi in un dialogo genuino per superare le differenze ed andare oltre, oltre a riaffermare la fermezza del popolo palestinese nel resistere all’occupazione per ottenere i propri legittimi diritti.

Giovedì le fazioni palestinesi hanno firmato un accordo di riconciliazione ad Algeri, promettendo di tenere le elezioni entro il prossimo ottobre nel loro ultimo tentativo di porre fine a una divisione che dura ormai da più di quindici anni. L’accordo è stato firmato da una figura di spicco del partito Fatah del presidente Mahmud Abbas e dal capo del movimento islamista Hamas che governa Gaza. Ma lo stesso Abbas, presidente dell’Autorità Palestinese dal 2005, non era presente.

“Abbiamo firmato questo accordo per sbarazzarci del cancro maligno della divisione che è entrato nel corpo palestinese”, ha affermato il capo della delegazione di Fatah, Azzam al-Ahmed. “Siamo ottimisti sul fatto che verrà implementato e non rimarrà inchiostro sulla carta”. Ha aggiunto. Il capo di Hamas Ismail Haniyeh, da parte sua, ha detto che è stato “un giorno di gioia in Palestina e Algeria e per coloro che amano la causa palestinese, ma un giorno di tristezza per l’entità sionista (Israele ndr)”.

Fatah e Hamas sono in disaccordo dalle elezioni del 2006, vinte da Hamas ma mai riconosciute dalla comunità internazionale. L’anno successivo, il movimento islamista ha preso il controllo della Striscia di Gaza dando inizio ad anni di divisione, con Fatah che amministra le aree controllate dai palestinesi della Cisgiordania occupata da Israele.

Le prime elezioni dopo la divisione si sarebbero svolte lo scorso anno, ma sono state annullate da Abbas. Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, che ha mediato l’accordo di giovedì, ha ricordato nel suo discorso alla cerimonia della firma nel Palazzo delle Nazioni della capitale algerina che Yasser Arafat aveva utilizzato lo stesso edificio per annunciare l’indipendenza dello Stato di Palestina nel 1988.

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