I giovani del Fezzan continuano a protestare per i propri diritti, scongiurata ieri la chiusura di El-Sharara

I giovani del Fezzan, storica regione meridionale della Libia, continuano a protestare per i propri diritti. Mentre la situazione politica in Libia resta divisa tra due Governi e i loro rispettivi sostenitori stranieri, le loro richieste sono rimaste in qualche modo inascoltate.

Ieri, giovedì, presso il campo petrolifero di El-Sharara, giovani attivisti di Ubari hanno rilasciato una nuova dichiarazione, mentre sembra essere scongiurata – almeno per il momento – una nuova chiusura della produzione. La regione meridionale resta al centro delle attenzioni del Comando Generale e dei due Governi, mentre lunedì è attesa la visita del feldmaresciallo Khalifa Haftar a Sabha.

Le richieste dei giovani sono le seguenti:

1- Chiediamo alla National Oil Corporation (NOC) di sostenere gli ospedali come promesso dalla Corporation anche se sappiamo in anticipo che è soltanto una formalità;

2- Sostenere le scuole, che ora stanno per aprire, e non sono affatto pronte ad accogliere gli studenti, come si addice a una regione petrolifera la cui gente dorme ogni giorno sotto i veleni dell’inquinamento e dei gas nocivi emessi dai giacimenti petroliferi;

3 – Chiediamo la rimozione delle discariche che sono diventate assedianti della città all’interno dei quartieri residenziali e sulle strade pubbliche, che hanno contribuito all’aumento della diffusione di malattie in aggiunta alle emissioni di gas che escono dai giacimenti petroliferi;

4- Chiediamo la riparazione della strada che oggi è chiamata la strada della morte, per il gran numero di persone che ogni giorno muoiono su di essa a causa di incidenti;

5- Chiediamo l’assunzione dei giovani locali nell’azienda Zallaf e il beneficio della regione da essa, non come i suoi predecessori.

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