Portavoce del Governo libico risponde a Grecia ed Egitto: “ci saranno le elezioni, la posizione egiziana non confonda gli europei”

“A dispetto del desiderio di pace dei libici, si è tenuto al Cairo un incontro greco-egiziano per discutere la questione libica in assenza di un rappresentante libico e nel tentativo di sottovalutare il diritto dei libici a proteggere i propri interessi”. Lo ha dichiarato Mohamed Hamuda, portavoce del Governo libico durante una conferenza stampa dalla capitale Tripoli, in risposta alle dichiarazioni e alle accuse emerse durante il vertice bilaterale in Egitto.
“L’accordo politico libico è di proprietà puramente libica, sotto gli auspici delle Nazioni Unite, che non impone ai libici alcuna forma specifica di soluzione senza il loro consenso o contro la loro volontà. Pertanto, i ripetuti tentativi di segnalare la scadenza dell’accordo politico libico sono un’ingerenza inaccettabile negli affari libici e un invito all’annullamento, alla divisione e alla guerra”. Ha aggiunto il portavoce, sottolineando che “il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry sembra ignorare intenzionalmente la chiara posizione delle Nazioni Unite e degli attori internazionali secondo cui ci saranno elezioni nazionali in Libia e il diffuso rifiuto di qualsiasi altra soluzione prefabrricata”.
“I requisiti di legittimità di qualsiasi governo in Libia, sono fissati dai libici nei seguenti principi: preservare il sangue del popolo libico, prevenire la divisione istituzionale e governi paralleli, attuare elezioni, realizzare lo sviluppo, ripristinare la sovranità. Tutto tranne questi principi sono eccezionali circostanze che la Libia e il suo popolo incrollabile supereranno”. Ha proseguito, avvertendo: “non rinunceremo ai diritti della Libia e del popolo libico nel Mediterraneo orientale con il pretesto della situazione di transizione in Libia”.
“La Libia afferma la sua convinzione nel ruolo dell’Unione Europea e sostiene la sua saggia politica nell’affrontare la crisi libica, sostenendo l’opzione delle elezioni e prevenendo la divisione in Libia. C’è un consenso nell’Unione Europea sul fatto che la stabilità della Libia sia un interesse europeo e non crediamo che la posizione individuale dell’Egitto possa influenzare o confondere gli interessi dei paesi europei nel raggiungere una comprensione globale su questioni relative agli sviluppi nel Mediterraneo orientale”. Ha tuonato Hamuda ribadendo che “il Governo di unità nazionale ha sostenuto e sostiene una stretta cooperazione con l’Unione Europea, in particolare nel settore petrolifero e del gas, in cui i paesi europei hanno concluso numerosi accordi e partenariati con la Libia. Cerchiamo di espandere le aree di questa cooperazione per raggiungere gli interessi dei nostri popoli”.
“Non serve più mettere in discussione la legittimità del governo di unità nazionale. La realtà politica a livello locale e internazionale sta ora discutendo le possibilità di una soluzione andando alle elezioni, che il governo sostiene e adotta invece di estendere tutte le attuali autorità. Consiglio al ministero degli Esteri egiziano di godere di maggiore vitalità politica per affrontare i rapidi sviluppi internazionali sulla situazione in Libia. La legittimità del governo di unità nazionale è determinata dal popolo libico e da nessun altro. Tutti i tentativi di colpo di stato e di incitamento alla guerra sono falliti, ed è sorprendente che la posizione del nostro vicino sia contraria alla posizione internazionale che sostiene la stabilità della Libia”. Ha concluso.
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, e l’omologo greco, Nikos Dendias, in visita al Cairo hanno respinto domenica in una conferenza stampa congiunta al Cairo i protocolli d’intesa (MoU) marittimi ed energetici firmati da Libia e Turchia. Shoukry ha anche chiesto al Segretario generale delle Nazioni Unite di prendere posizione sul “illegittimità del governo di unità nazionale (GNU) in Libia”, in quanto è stato nominato a seguito di un accordo mediato dalle Nazioni Unite.
Durante la conferenza stampa congiunta, la parte egiziana ha affermato che l’ONU non dovrebbe essere uno spettatore silenzioso di ciò che ha mediato, riferendosi al Governo di Unità Nazionale in Libia, entrato in carica dopo un Forum di dialogo politico libico guidato dalle Nazioni Unite nel 2021, aggiungendo che la comunità internazionale dovrebbe soddisfare le richieste di legittimità in Libia come da risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. L’Egitto sostiene in Libia un Governo parallelo, guidato dall’ex ministro degli Interni Fathi Bashagha, nominato dal Parlamento attraverso un processo descritto dalle Nazioni Unite come carente di trasparenza.