Buzriba e Al-Dawi fanno marcia indietro: “rifiutiamo questa guerra”

“Rassicuriamo il nostro popolo nella regione occidentale in particolare e in Libia in generale, ora siamo nella città di Zahra nella regione di Warshefana e parliamo stasera per rassicurare il nostro popolo che siamo usciti dal problema delle minacce e attacchi nella zona di Warshefana. Questo risultato è il risultato degli sforzi che hanno avuto luogo oggi, con l’establishment militare, con il signor Mahmoud bin Rajab, Mohamed Bahroun, Osman Al-Fahad, Ali Bouzriba e il signor Muammar Al-Dawi, nonché con la nostra gente in Zintan e il consiglio militare di Zintan”.

Lo affermano in una dichiarazione video di dignitari di Zawiya e Warshefana alla presenza del comandante Hassan Buzriba, capo della Stability Support Force filiale di Zawiya, e Muammar Al-Dawi, comandante del 55°Battaglione di Warshefana.

La dichiarazione rappresenta il ritiro formarle del clan Buzriba e le milizie ad esso affiliate dalla coalizione di Osama Al-Juwaily, il signore della guerra principale sostenitore del Governo parallelo dell’ex ministro dell’Interno Fathi Bashagha, nominato dalla Camera dei Rappresentanti mentre il Governo di Unità Nazionale, frutto di un processo ONU, era ancora in carica.

“Ci sono alcune semplici differenze e problemi che verranno risolti nei prossimi giorni e saranno soddisfacenti per tutti”. Prosegue la dichiarazione video, indicando che “il generale Osama Al-Juwaily è consapevole e d’accordo con noi in questo e mi congratulo con tutta la nostra gente a Warshefana dopo essere uscita da questa crisi, che stava colpendo ogni casa della regione. Sosteniamo inoltre fortemente il rifiuto di questa guerra. Sfortunatamente, non vorremmo mai che ciò accadesse tra libici, ma il problema è più grande dei libici e più grande della nostra gente a Tripoli e nella regione occidentale e centrale”.

“I nostri fratelli del Consiglio Supremo Amazigh della Libia – aggiungono i dignitari – ci hanno dato le loro benedizioni, si sono congratulati con noi e hanno confermato il loro sostegno. Durante la prossima settimana, ci saranno molti accordi e decisioni che prevengono la guerra e questo è quanto è stato concordato con il signor Capo di Stato Maggiore Generale e con tutta la nostra gente a Zawiya, Warshefana e Zintan. No alla guerra e sì alla pace”.

La dichiarazione giunge dopo un ultimatum che Al-Dawi e Buzriba hanno ricevuto nei giorni scorsi da parte dei leader sociali della regione occidentale, mentre si fanno sempre più insistenti i rapporti per cui il generale Al-Juwaily avrebbe ricevuto sostegno logistico e risorse nell’area di Jadu, nei pressi di Zintan, dopo che anche Ayoub Abu Ras, importante leader delle milizie di Tripoli si è unito alle sue fila dopo essere stato espulso dalla capitale.

Fonti locali sostengono che Al-Juwaily abbia ricevuto sistemi di difesa anti aerea e un certo numero di janjaweed anche da gruppi affiliati all’esercito orientale di Haftar, in particolare la 128ma Brigata che nei giorni scorsi ha dispiegato un certo numero di check-point nella regione meridionale di Aubari.

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