I lavori del comitato misto Camera ed Alto Consiglio al Cairo riprenderanno a metà maggio

Si è concluso il primo round di consultazioni tra il Parlamento libico (HoR) e l’Alto Consiglio di Stato (HCS) facilitate e con la partecipazione della Consigliere Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Stephanie Williams. Il secondo round è previsto per metà maggio, dopo la festività che segna la fine del mese sacro per i Musulmani del Ramadan, Eid Al-Fitr. Nel frattempo le due delegazioni discuteranno le proposte vagliate in questi giorni con i loro organi di appartenenza, ha dichiarato a Speciale Libia, Kamel Al-Jatlawi, membro nella delegazione dell’HCS.
Le consultazioni inerenti alla stesura di una base costituzionale per la Libia, iniziate mercoledì scorso sono andate avanti in un clima consensuale e dovrebbero riprendere dopo Eid Al Fitr. Ha dichiarato Stephanie Williams durante una conferenza stampa a margine dei lavori. “Le consultazioni vanno avanti in un clima sereno e consensuale e finiranno dopo Eid Al Fitr”, ha detto la diplomatica statunitense. “L’Onu continuerà a sostenere il processo politico in Libia per lo svolgimento delle elezioni. I libici meritano un percorso chiaro per uscire da questa crisi,” ha sottolineato Williams concludendo che “le istituzioni devono fornire quadri democratici per lo svolgimento delle elezioni quanto prima”.
Domenica, il portavoce del Parlamento Abdullah Belhaq ha indicato che le commissioni delle due camere stanno discutendo come ridurre il divario nelle divergenze riguardo al progetto di costituzione. Ha evidenziato tuttavia che “se verranno sollevati altri punti che vanno oltre questo obiettivo, e il contenuto del dodicesimo emendamento costituzionale, la commissione della Camera dei Rappresentanti tornerà con i risultati raggiunti”. Belhaq ha chiarito che il Comitato dell’HoR era autorizzato solo a modificare la costituzione.
Il portavoce ha posto l’attenzione su molti punti controversi di fronte alla bozza di costituzione, e l’obiezione delle componenti sociali libiche “sia dalla corrente federalista e dagli amazigh”, sottolineando la necessità di affrontare queste obiezioni perché la bozza è rimasta sospesa senza il referendum. Ha anche osservato che il dodicesimo emendamento costituzionale ha preso la sua forma giuridica, è stato votato in una sessione aperta ed è diventato parte della dichiarazione costituzionale. Belhaq ha confermato che “nel caso in cui la modifica dei punti controversi del progetto di costituzione abbia successo, si terrà un referendum sul progetto di costituzione permanente per il Paese e, se ciò non avverrà, si ricorrerà alla seconda ipotesi, ovvero la tabella di marcia già approvata alla Camera”.