Dabaiba riconosce il ruolo delle donne nel processo elettorale, riuscirà la Libia ad andare al voto?

Di Vanessa Tomassini.

Sabato, 19 marzo 2022, il Primo Ministro del Governo libico di Unità Nazionale, Abdel Hamid Dabaiba, ha dichiarato il 26 aprile di ogni anno Giornata nazionale delle donne libiche. La decisione n. 144 del 2022 ha effetto immediato ed invita le autorità competenti ad attuarla.

La delibera segue la partecipazione di Dabaiba al forum delle donne in sostegno delle elezioni sotto lo slogan “Together for the Elections” nella capitale Tripoli. Nel suo discorso di apertura, Dabaiba ha enfatizzato il ruolo delle donne in tutti gli aspetti della società libica, sottolineando la necessità che esse partecipino attivamente nel processo elettorale.

L’evento – che ha visto la partecipazione delle ministre della Giustizia, degli Affari Sociali e degli Affari Femminili – ha ribadito la necessità di condurre elezioni nazionali, presidenziali e parlamentari, rispettando il desiderio di circa 3 milioni di libici che si sono iscritti al registro elettorale per il voto previsto per il 24 dicembre scorso, poi sospeso per causa forza maggiore.

Da allora, gli attori politici libici – anziché concentrarsi su una nuova data elettorale – hanno lavorato per sostituire il governo di Dabaiba giungendo, attraverso consultazioni tra la Camera dei Rappresentanti (HoR) ed Alto Consiglio di Stato (HCS), alla nomina di Fathi Bashagha a premier designato. L’intero processo ha sollevato diversi dubbi ed il parlamento con sede nell’est del Paese è stato criticato per la mancanza di trasparenza. Nei giorni scorsi, il nuovo esecutivo di Bashagha ha prestato giuramento iniziando le sue funzioni dalla Libia orientale dopo che Dabaiba si è rifiutato di cedere il potere se non ad una autorità eletta.

Lo stesso premier ha chiuso i collegamenti aerei interni nel tentativo di impedire a Bashagha e al suo staff di raggiungere la capitale, evitando una nuova esplosione di violenza dopo che la galassia di gruppi armati nella regione occidentale si sono schierati con uno o l’altro esecutivo. Ad oltre una settimana dall’annuncio della sospensione, i voli locali non sono stati ancora riattivati con gravi conseguenze e sofferenze per il cittadino libico. Si noterà che anche i voli internazionali con la vicina Tunisia stanno subendo notevoli ed intollerabili ritardi, in particolare sabato a causa di una tempesta di sabbia che impediva la visibilità.

Dopo che la proposta dell’Alta Commissione Elettorale Nazionale (HNEC) è stata completamente ignorata dagli attori interni ed esterni, la Comunità Internazionale ha riaffermato la necessità di condurre legittime elezioni senza esprimersi sulla legittimità dei due esecutivi. Sabato, l’ambasciatore statunitense e inviato in Libia, Richard Norland, ha ricevuto dal capo di HNEC, Imad Al-Sayeh, la disponibilità della commissione a tenere le elezioni non appena un “accordo politico sarà raggiunto sulla strada da seguire”.

A termine dell’incontro, l’Ambasciatore Norland ha dichiarato che il comitato congiunto paritetico (6+6) tra l’HoR e l’HCS, proposto dalla Consigliere del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Libia, Stephanie Williams, per adottare una norma costituzionale per il momento elettorale rappresenta il prossimo passo pratico verso questo obiettivo.

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