Bashagha al Parlamento: in Libia serve una reale partecipazione per creare uno Stato ed unificare le istituzioni militari

Il Candidato alla guida del prossimo Governo di transizione per la Libia, Fathi Bashagha, si è presentato poco fa di fronte al Parlamento dove sono iniziate le audizioni. Bashagha ha dichiarato di impegnarsi a non candidarsi alle imminenti elezioni presidenziali, che si dovrebbero svolgere entro quattrodici mesi secondo la Road Map approvata questa mattina e di rinunciare all’immunità diplomatica per lui e i suoi ministri se verrà nominato Primo Ministro.
Bashagha ha sottolineato che non è possibile per un’autorità combattere la corruzione mentre pratica la corruzione, riferendosi all’attuale esecutivo di Abdel Hamid Dbeibah, indicando che “il lavoro del governo è politico e non una base esecutiva”. Ha inoltre spiegato che quello che manca alla Libia, in questa fase, è la riconciliazione politica basata su una partecipazione reale verso la costruzione di uno Stato su basi legali e attraverso l’unificazione delle istituzioni, in particolare le agenzie di sicurezza e le forze armate, elogiando il ruolo distinto del Comitato militare congiunto (JMC 5 + 5).
Il presidente dell’HoR, Aguila Saleh, ha annunciato l’accettazione dei fascicoli dei candidati alla carica di primo ministro solamente di Fathi Bashagha e Khaled Al-Bibas, in quanto gli unici a soddisfare le condizioni per la candidatura. Saleh ha spiegato che l’ufficio protocollo della Camera ha ricevuto sette fascicoli incompleti, compreso quello di Ahmed Maiteeq che avrebbe comunque espresso il desiderio di ritirarsi in questa fase.