Aguila Salah: “il Governo di Unità Nazionale è scaduto e va riformato”

Il Governo libico di Unità Nazionale (GNU), guidato dal Primo Ministro Abdel Hamid Al-Dbeibah è scaduto il 24 dicembre 2021 e va riformato. Lo ha dichiarato oggi il presidente della Camera dei Rappresentanti (HoR), Aguila Salah, tornato alle sue funzioni in occasione della seduta del parlamento che ha affrontato i problemi legati al processo elettorale e le possibili soluzioni. Alla sessione in Tobruk erano presenti anche il presidente dell’ Alta Commissione Elettorale (HNEC), Emad Al Sayeh, e il capo dell’Autorità del Registro Civile, Muhammad Beltamer.
Il capo dell’HoR ha indicato che il processo elettorale è stato distorto per contrastarlo e le leggi elettorali sono state criticate senza chiarire le carenze. “Le critiche all’articolo 12 che disciplina le elezioni presidenziali e le accuse contro il Presidente della Camera dei Rappresentanti sono puramente fuorvianti e diffamatorie, considerando che le elezioni presidenziali e parlamentari simultanee comporteranno un nuovo parlamento”, ha aggiunto Aguila Saleh, piegando che l’articolo 12 consente alle personalità libiche che ricoprono alte cariche come presidenti di università, direttori di college, amministratori delegati e dirigenti di enti e società all’interno e all’esterno della Libia di candidarsi alla Presidenza dello Stato senza perdere la loro posizione. “100 persone che presentano documenti per la loro candidatura presidenziale sono prova dell’imparzialità della legge”. Ha concluso il capo del Parlamento.
L’HoR sta sviluppando una nuova road map per completare le fasi del processo elettorale, in coordinamento con HNEC, Consiglio superiore della magistratura, Ministero dell’interno e servizi di sicurezza. Aguila Salah ha sottolineato inoltre che per redigere la costituzione deve essere costituito un comitato di 30 intellettuali, scrittori, pensatori e accademici specializzati in diritto costituzionale, in rappresentanza delle tre regioni. Questo comitato sarà supportato da esperti arabi e internazionali per formulare una moderna costituzione consensuale che soddisfi tutti i libici nella creazione di uno Stato democratico, a condizione che il periodo di lavoro del comitato non superi un mese dall’inizio delle sue funzioni. Il processo costituzionale – secondo quanto dichiarato da Aguila Saleh – non pregiudicherà lo svolgimento del processo elettorale, secondo il calendario che sarà concordato.
Il capo dell’Alta Commissione elettorale (HNEC), Emad Al Sayeh, da parte sua, ha chiarito che al momento, non è possibile fissare una nuova data per le elezioni. Con il Ministero dell’Interno HNEC fisserà una serie di punti riguardanti l’organizzazione del processo, che verranno riferiti alla Camera, a condizione che tutti collaborino alla sua attuazione. Secondo Al-Sayeh, HNEC avrà bisogno di 6-8 mesi per condurre il processo elettorale dopo aver rimosso la forza maggiore, aver apportato modifiche tecniche alle leggi elettorali e aver lavorato per aggiornare il registro elettorale. Ha sottolineato inoltre che quattro fattori dovranno essere soddisfatti affinché la commissione completi il processo elettorale: consenso politico, sicurezza, finanziamento e legislazione.
Durante il suo discorso, Aguila Saleh ha invitato il procuratore generale, Al-Siddiq Al-Sour, ad indagare su quanto ha speso il Governo Dbeibah, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo e le clausole di emergenza, le violazioni nel trasferimento da una clausola all’altra senza l’approvazione del Parlamento e l’abuso di potere nell’assegnazione di rappresentanti e non -rappresentanti in posizioni dirigenziali in violazione di leggi e regolamenti. Il Pubblico Ministero e Governatore della CBL, Al-Siddiq Al-Kabeer, devono assumersi le proprie responsabilità, ha dichiarato il capo del Parlamento ricordando che non è possibile attingere dal bilancio se non per decisione dell’HoR e della sua Commissione Finanze.
La sessione arriva in un momento di forti tensioni politiche e a livello di sicurezza. Nei giorni scorsi si sono susseguite le indiscrezioni sulla possibile nuova formazione di Governo, mentre la Consigliere Speciale delle Nazioni Unite in Libia, Stephanie Williams, nei giorni scorsi in visita in Turchia, aveva suggerito che le attuali discussioni dovessero concentrarsi sulla fase successiva, ossia creare solide basi per legittime elezioni, piuttosto che su una modifica dell’esecutivo.