La Francia ospiterà una conferenza internazionale sulla Libia prima delle elezioni

Il presidente francese Emmanuel Macron ospiterà una conferenza internazionale sulla Libia il 12 novembre, un mese prima delle elezioni che mirano a porre fine a un decennio di guerra civile. “In vista delle elezioni di dicembre, la Francia organizzerà, attorno al presidente della Repubblica, una conferenza internazionale sulla Libia il 12 novembre”, ha affermato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, durante una conferenza stampa a margine dell’Assemblea Generale ONU.

Le Drian insieme al collega tedesco, Heiko Maas, e al ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, presiederanno anche mercoledì a New York un incontro dedicato alla Libia. La Francia chiede che le elezioni si svolgano nei tempi previsti e la “partenza delle forze straniere e dei mercenari”, ha detto ieri Le Drian.

La ratifica all’inizio di questo mese di una legge elettorale, considerata da alcuni a favore di personalità come Khalifa Hfatar o Saif al-Islam Gheddafi, ha sollevato parecchie tensioni tre mesi prima del voto per eleggere il nuovo presidente e parlamento.

La legge non è stata messa ai voti ed è stata firmata dal capo del parlamento, Aguila Saleh. Il capo dell’Alto Consiglio di Stato (HCS), con sede a Tripoli, Khaled al-Meshri, ha respinto la legislazione, che ha affermato essere stata approvata “senza un voto legale o un consenso”. L’HCS lunedì ha proposto un rinvio di almeno un anno delle elezioni presidenziali, a causa della mancanza di consenso sulla legge elettorale.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, così come gli Stati Uniti, e la maggioranza dei Paesi europei stanno facendo pressioni affinché le elezioni legislative e presidenziali si tengano come previsto il prossimo 24 dicembre. Gli Stati Uniti hanno anche descritto le elezioni come “la migliore opportunità che i libici hanno avuto in un decennio, per portare a termine il conflitto”. A dicembre, l’ONU ha stimato che in Libia vi fossero circa 20.000 mercenari e combattenti stranieri, tra cui russi della compagnia di sicurezza privata Wagner, ciadiani, sudanesi e siriani. Diverse centinaia di soldati turchi sono presenti in Libia in virtù di un accordo bilaterale tra il Ministero della Difesa di Ankara e il precedente governo di Tripoli guidato da Fayez al-Serraj.

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