HS Aegean, la nuova ammiraglia dell’Operazione Irini

Oggi, martedì 2 febbraio 2021, il comandante dell’operazione EUNAVFORMED IRINI, l’ammiraglio Fabio Agostini, ha partecipato alla cerimonia di presa in consegna dell’ammiraglia. La nave greca HS Adrias è stata sostituita dalla HS Aegean, sempre al comando del Force Commander Mikropoulos. La cerimonia si è svolta – ha reso noto il comando dell’operazione IRINI in un comunicato – a bordo della nave HS Adrias, nel pieno rispetto delle misure Covid-19. Durante l’evento, l’OpCommander ha assegnato all’equipaggio della HS Adrias le medaglie per il servizio di sicurezza e politica di difesa comune. Il comunicato ha indicato che, durante i suoi 111 giorni in mare, l’HS Adrias ha eseguito 88 saluti, 6 avvicinamenti amichevoli e 1 imbarco.

“Nel rivolgere il mio più caloroso benvenuto ad AEGEAN all’interno della Task Force 464 di EUNAVFOR MED – ha dichiarato l’Ammiraglio Agostini durante la cerimonia – sono certo che l’esempio fornito dall’ottima performance di ADRIAS guiderà la nuova ammiraglia a proseguire sulla stessa strada di successo, in linea con le più nobili tradizioni della Marina Ellenica”.
L’operazione EUNAVFOR MED IRINI è stata avviata il 31 marzo 2020. Il 4 maggio ha iniziato la sua attività in mare. Il suo compito principale è l’ implementazione del embargo sulle armi delle Nazioni Unite da e verso la Libia attraverso l’utilizzo di aerei , satellitari e attività marittime. L’Operazione può attualmente contare su due asset marittimi, un UAV e tre Maritime Patrol and Reconnaissance Aircraft assegnati in modo continuativo e due ulteriori asset aerei solo per diverse sortite al mese. Le immagini satellitari sono fornite dal Centro satellitare dell’Unione europea (SatCen).
In 10 mesi di attività, gli asset Irini hanno pattugliato il Mediterraneo centrale indagando su oltre 1700 navi mercantili, conducendo 66 approcci amichevoli (visite consensuali a bordo di navi mercantili) 6 ispezioni (imbarchi) di navi mercantili per verificare il loro carico e un dirottamento di una nave mercantile per violazione dell’embargo sulle armi. L’Operazione ha inoltre monitorato le attività in 16 porti e impianti petroliferi libici.
Per quanto riguarda il monitoraggio delle rotte aeree, l’operazione ha controllato 25 aeroporti e piste di atterraggio, oltre a 155 voli che potrebbero trasportare carichi di carattere militare verso la Libia.
Il comando dell’operazione ha confermato che tutte queste attività sono state svolte nel pieno rispetto del principio di imparzialità nei confronti delle parti belligeranti in Libia, a cui l’Operazione IRINI si è sempre attenuta rigorosamente. Lo dimostrano anche i 18 rapporti speciali che l’operazione ha rilasciato al Gruppo degli esperti delle Nazioni Unite sulla Libia in merito a violazioni o possibili violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sull’embargo sulle armi e sulla prevenzione del contrabbando di petrolio.