La Tunisia auspica una missione internazionale in Libia

Di Vanessa Tomassini.

La Tunisia, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha auspicato che il Conisglio raggiunga il prima possibile una risoluzione sul dispiegamento di una missione internazionale per monitorare il cessate il fuoco in Libia.

“Speriamo che questa decisione venga adottata al più presto, perchè c’è slancio, ma è un po’ fragile”. Ha dichiarato l’ambasciatore tunisino presso le Nazioni Unite, Tariq Al-Adab durante una conferenza stampa lunedì. “Dobbiamo adottare questo meccanismo, e questo dipende dai negoziati che si svolgeranno tra le parti libiche e la Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, sulla base delle proposte del Segretario generale”. Ha aggiunto Al-Adab.

Secondo l’AFP, l’ordine del giorno del Consiglio di sicurezza non include alcun incontro sulla Libia fino alla fine di questo mese.

Precedentemente, il segretario generale Antonio Guterres aveva richiesto la formazione di una missione di monitoraggio, in un rapporto presentato alla fine dello scorso anno. Secondo Gueterres è necessario coinvolgere osservatori internazionali, personale militare civile e in pensione di organismi internazionali come l’Unione Europea, l’Unione Africana e la Lega degli Stati Arabi.

In base all’accordo di cessate il fuoco raggiunto dal Comitato militare congiunto (5+5), lo scorso 23 ottobre, questi osservatori avrebbero dovuto supervisionare il cessate il fuoco e verificare che mercenari e forze straniere lasciassero il territorio libico entro tre mesi, cioè prima del 23 gennaio 2021.

Ad oggi Russia e Turchia restano impegnati in Libia, complicando l’attuazione delle decisioni del Comitato militare congiunto, compresa la riapertura dei collegamenti terrestri, come la strada costiera che collega Tripoli a Sirte passando da Misurata.

Secondo l’AFP che cita fonti diplomatiche, gli Stati europei membro del Consiglio di sicurezza ritengono che gli osservatori dovrebbero essere in grado di monitorare l’attuazione del cessate il fuoco, la partenza di mercenari e combattenti stranieri dalla Libia, e che non rimangano in questo paese sotto il nome di consiglieri militari.

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