Ministero della Difesa libico esprime insoddisfazione alla missione UE e al comandante di IRINI

Di Vanessa Tomassini.

Una delegazione di alti ufficiali europei, guidata dall’Ambasciatore dell’UE in Libia, Josè Sabadell, e dal comandante della Missione EUNAVFORMED IRINI, Fabio Agostini, ha condotto una visita ufficiale a Tripoli martedì 17 novembre 2020. La delegazione europea di alto livello ha incontrato il presidente del Consiglio del Governo libico di Accordo Nazionale (GNA), Fayez al-Serraj, con il quale ha affrontato gli ultimi sviluppi politici e militari in Libia, alla luce dei risultati del primo round del Libyan Political Dialogue Forum (LPDF) che si è appena concluso a Tunisi.

Secondo quanto riferito dall’ufficio media presidenziale dalla Missione Irini tramite Twitter, le discussioni si sono concentrate sulla cooperazione in materia di sicurezza tra l’Unione Europea e la Libia, il tema dell’immigrazione illegale e gli sforzi congiunti nell’affrontare le ripercussioni di questo fenomeno, il controllo dei confini attraverso i quali arrivano i migranti, nonchè l’importanza di un coordinamento con i paesi di origine.

Il presidente al-Serraj ha apprezzato gli sforzi compiuti dall’Unione Europea per sostenere il processo pacifico e le elezioni, sottolineando l’adesione del Governo ai principi nazionali nell’affrontare la situazione in Libia, verso la costruzione di uno stato civile moderno. A tal proposito, il Consiglio presidenziale libico ha stanziato nei giorni scorsi ulteriori fondi a disposizione dell’Alta Commissione Elettorale Nazionale in vista della data del 24 dicembre 2021, concordata dai 75 partecipanti al LPDF per il momento elettorale nazionale.

Da parte sua, l’ambasciatore UE, Josè Sabadell, si è congratulato con il popolo libico per i progressi compiuti nel forum, indicando che accettare le elezioni “è la strada per il cambiamento tanto necessario e per la pace, che i libici cercano e meritano”. Sabadell ha affermato il pieno sostegno dell’Unione europea al processo di pace in Libia, per quanto riguarda la questione della sicurezza, e si è concentrato sull’applicazione della risoluzione delle Nazioni Unite che vieta le forniture di armi al Paese nordafricano, prevenendo il contrabbando di petrolio, fornendo formazione ai servizi di sicurezza e fermando i crimini legati alla tratta di esseri umani. Il diplomatico ha sottolineato inoltre l’importanza per la Libia di controllare i propri confini terrestri e marittimi, applicare lo Stato di Diritto e la Giustizia come elementi fondamentali per il raggiungimento di pace e stabilità.

La delegazione è stata ricevua dal Ministro della Difesa (GNA), Salah El-Din Al-Namroush, alla presenza del Maggiore Generale Abdel Hakim Abu Hole, Capo di Stato Maggiore della Marina, e un certo numero di ufficiali e funzionari militari. L’incontro ha affrontato gli ultimi sviluppi nella cooperazione tra l’Unione Europea e la Libia in relazione alla difesa.

Secondo una nota del Ministero di Tripoli, l”Unione Europea ritiene che il Comitato Militare congiunto (5+5) abbia avuto un ruolo importante nell’ambito dei negoziati politici tra le parti libiche. A questo proposito, Namroush ha espresso la sua forte insoddisfazione per quelli che ha definito “gli atteggiamenti negativi dell’Unione Europea nei confronti della Libia e del popolo libico, in particolare la posizione dell’UE sull’attacco dei ribelli a Tripoli del 4 aprile 2019,” riferendosi al tentativo del Libyan National Army del generale Khalifa Haftar di entrare nella capitale per mettere fine all’egemonia delle milizie. Il ministro della Difesa libico ha definito l’offensiva dell’LNA “un attacco al legittimo governo che gode del riconoscimento e del sostegno delle Nazioni Unite,” aggiungendo che “alcuni Paesi dell’Unione Europea hanno sostenuto questo attacco fornendo ai ribelli informazioni di intelligence”.

L’ammiraglio Fabio Agostini, comandante dell’operazione EUNAVFORMED Irini, ha presentato una panoramica della Missione europea e dei suoi obiettivi, affermando che si tratta di un’operazione nell’interesse della Libia e del popolo libico e che è condotta in modo imparziale e non lavora a vantaggio di una parte piuttosto che di un’altra.

A tal proposito, Namroush ha ribadito che la Missione Irini non è un processo neutrale e che il GNA rigetta completamente tale processo in quanto non include tutte le frontiere marittime, terrestri e aeree. “La realtà che vediamo e notiamo è che l’operazione è limitata solo ai confini marittimi e che i confini terrestri e aerei dell’altra parte (dell’LNA ndr) sono aperti e continuano a ricevere sostegno da diversi paesi”. Ha affermato il ministro, secondo la nota.

Per quanto riguarda il sostegno dell’UE agli sforzi della marina libica per combattere l’immigrazione illegale, il ministro ha espresso la sua insoddisfazione per il fatto che tale sostegno non è al livello delle sfide che la Marina libica deve affrontare nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare. Il numero di coloro che sono stati salvati dalla Guardia Costiera libica nel 2020 è di oltre 10.000 migranti clandestini. Il Ministero ha lamentato la mancanza di mezzi e capacità adeguate per svolgere tale compito, comprese navi e imbarcazioni, sottolineando che la Marina libica espone il suo personale ed equipaggi ai pericoli in mare aperto, a bordo di imbarcazioni vecchie e non progettate per tali funzioni, mentre i paesi dell’Unione Europea sono i principali beneficiari di queste operazioni senza fornire alcun supporto.

La nota ha concluso affermando che il Ministero della Difesa GNA “è pronto e spera di aprire una nuova pagina di cooperazione con l’Unione Europea basata sulla fiducia reciproca, la trasparenza e il rispetto della sovranità nazionale”, riaffermando che se la Missione Irini non includerà tutte le frontiere terrestri, marittime e aeree della Libia, la situazione rimarrà invariata.

La delegazione ha anche avuto un incontro “molto concreto e operativo” con il ministro dell’Interno Fathi Bashagha e i consulenti antiterrorismo. “Tutti buoni esempi della disponibilità a rafforzare il proprio contributo alla sicurezza in Libia”, ha detto l’Ambasciatore UE tramite un tweet, aggiungendo: “Non vedo l’ora di lavorare insieme”.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: