Paesi europei, delegazione UE in Libia chiedono il rilascio di Siham Sergewa

Dodici paesi europei, tra cui Austria, Belgio, Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e la delegazione dell’Unione europea in Libia hanno chiesto domenica di rilasciare immediatamente il membro della Camera dei Rappresentanti Siham Sergiwa, rapita a Bengasi lo scorso luglio. La dichiarazione, pubblicata dall’ambasciata italiana in Libia, esprime profonda preoccupazione per la prolungata scomparsa del membro della Camera dei Rappresentanti Seham Sergiwa e ha chiesto il suo rilascio immediato.

“Continuiamo a chiedere alle competenti autorità libiche di condurre indagini urgenti sulla sua scomparsa e di fornire un aggiornamento su dove si trova”. Afferma la nota, aggiungendo che le violazioni delle leggi internazionali in materia di diritti umani e umanitari non passeranno inosservate e che gli autori saranno ritenuti responsabili dinanzi alla legge.

“La tendenza agli attacchi contro politici, attivisti politici e membri della società civile, e in particolare le donne, è inaccettabile”. Sergiwa è stata rapita da oltre tre mesi dopo che alcuni uomini armati mascherati l’hanno prelevata da casa sua a Bengasi, sparando a suo marito alla gamba. Diverse fonti, in Cirenaica sostengono che Seham Sergewa sarebbe già stata uccisa. Va detto che diverse persone si sono espresse contro la guerra a Tripoli, soprattutto donne e madri che vedono partire i propri figli. L’onorevole Sergewa si è attirata da tempo l’odio e le antipatie di molti libici, per via del suo ruolo politico e le sue dichiarazioni prive di evidenza contro i governativi nel 2011.

L’LNA dovrebbe chiarire quanto prima le sorti della parlamentare, sia per allontanare ombre dall’esercito, già accusato dagli islamisti di voler instaurare una nuova dittarura, sia per dimostrare il suo reale controllo del territorio.

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