Senatori 5 stelle preoccupati per i mercenari russi al fianco di Haftar in Libia

Di Ali Ahmed.
“Il coinvolgimento attivo di centinaia di mercenari professionisti russi a fianco delle forze del generale Haftar, testimoniato da fonti sempre più numerose e autorevoli, rappresenta una svolta preoccupante per le sorti del conflitto libico e potenzialmente dannosa per la pacificazione del Paese, tanto più alla vigila della conferenza di pace di Berlino”. Hanno dichiarato i senatori cinquestelle della Commissione Esteri di Palazzo Madama, dopo l’uscita dell’ennesima notizia in proposito sul New York Times.
“Dopo mesi di stallo nei combattimenti alla periferia di Tripoli – proseguono i senatori del M5S – questi mercenari potrebbero fare la differenza sul campo a svantaggio del Governo di Accordo Nazionale sostenuto dall’ONU e dall’Italia. Non possiamo più stare alla finestra a guardare in silenzio potenze mondiali e regionali intervenire sempre più apertamente in un conflitto che destabilizza un Paese di massima rilevanza strategica per l’Italia”.
Il New York Times afferma che circa 200 combattenti russi sono arrivati in Libia nelle ultime sei settimane, come parte di una vasta campagna del Cremlino per riaffermare la sua influenza in Medio Oriente e Africa, dopo quattro anni di supporto finanziario e tattico dietro le quinte al felmaresciallo Khalifa Haftar. Il quotidiano spiega la presenza di cecchini, appartenenti alla compagnia Wagner vicina al Cremlino, con la presenza di corpi e feriti giunti all’ospedale di Azizia, nella regione di Warhefana, con stretti buchi in testa o al busto, lasciati da proiettili che uccidono all’istante e non escono mai dal corpo. Un segno – secondo le milizie di Tripoli – del lavoro dei mercenari inviati da Mosca, la mancanza di una ferita di uscita rappresenterebbe infatti la firma di armi russe adoperate in altri scenari come in Siria.