Al-Khums non sarà base militare turca, Governo libico chiarisce il futuro del porto commerciale

Mohamed Hamuda, portavoce del governo libico di Unità Nazionale, ha tenuto giovedì ad Al-Khums, un punto stampa congiunto con il direttore dell’Autorità dei Porti e del Trasporto Marittimo e lo chief della Marina militare. Il briefing è servito a smentire le voci insistenti sui media libici ed internazionali circa l’utilizzo del porto di Al-Khums da parte di forze militari straniere, un’ipotesi ampiamente rigettata dalla comunità locale. Hamuda, parlando alle telecamere dalla banchina del porto, ha affermato che la questione della cessione o dell’affitto del porto di Al-Khums non è stata discussa con nessun partito straniero.

“I cittadini devono indagare e trovare informazioni credibili da fonti ufficiali corrette e stare alla larga da fonti sospette e maliziose, poiché ciò porta alla confusione dell’opinione pubblica e alla destabilizzazione della calma e della pace nella regione”. Ha detto il portavoce, aggiungendo che le notizie di una cessione del porto alla Turchia “sono false ed errate” ed avvertendo di misure legali per chi le diffonde.

“Siamo qui con il capo di Stato Maggiore della Marina ed il capo dell’Autorità Portuale, e vi assicuriamo che il governo, su indicazione del Primo Ministro, conferma gli sforzi per rafforzare il ruolo del porto commerciale di Al-Khums, esiste un piano per lo sviluppo di questo porto che vi sarà presentato dal capo dell’Autorità Portuale”. Ha dichiarato Hamuda prima di cedere la parola al direttore dell’Autorità dei Porti e del Trasporto Marittimo della Libia.

“Nel 2013 le forze navali hanno preso circa quarantasei ettari, ma le direttive del presidente prevedono di rinnovare in modo chiaro un accordo e una nuova organizzazione. Ci hanno dato un ormeggio di 12,11 ettari poi sono stati aggiunti altri 5 ettari come area terminale per la costruzione rispetto al bacino occidentale. Ne beneficeremo per un altro anno, fino al completamento del deposito containers”. Ha spiegato il capo dell’Autorità portuale, ricordando che il porto commerciale di Khums è stato predisposto per gli ingressi elettronici ed aree di parcheggio per camion. “Per quanto riguarda l’altra area, potremo visitarla nelle fasi finali. I lavori di realizzazione sono già al cinquanta percento ed è previsto un contratto per la classificazione dei varchi con un sistema elettronico generale”.

Il progetto per il 2023 prevede, oltre all’ampliamento dell’area commerciale, l’apertura di uffici e di un agglomerato amministrativo. Il punto stampa di ieri ha fatto seguito ad una riunione a cui hanno partecipato il ministro dei Trasporti, delle Finanze incaricato, della Local Governance, il Sottosegretario al Ministero della Salute e diversi capi di agenzie pubbliche, compresa l’Autorità per lo sviluppo delle strutture amministrative, e segue l’incontro del premier Al-Dabaiba con la Municipalità domenica scorsa. I ministri hanno discusso le condizioni del porto marittimo, e si è impegnato a dare seguito alle difficoltà presentate dal Consiglio municipale. Il Ministero dei Trasporti, da parte sua, ha indicato che il progetto Al-Khums Port Road rientra nell’ambito del programma “Ritorno alla vita” e la sua attuazione è affidata all’Autorità libica per l’attuazione dei progetti di trasporto.

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