Maxi operazione di sicurezza a Bengasi e Tobruk contro narcotrafficanti

Il sottosegretario al ministero dell’Interno nella Libia orientale, Faraj Qaim, ha affermato che i servizi di sicurezza hanno fatto irruzione nei più grandi covi di narcotrafficanti nell’area di Wahishi, a Bengasi. Le forze dell’ordine hanno condotto una serrata operazione di sicurezza, durante la quale, “le maggiori fonti di corruzione e spaccio di droga è stata eliminata”. Ha affermato il sottosegretario.

Parlando in conferenza stampa, lunedì sera, a Bengasi, Qaim ha affermato che la sala operativa non interromperà le sue operazioni fino a quando tutte le aree non saranno ripulite da questo fenomeno, restituendo i diritti ai cittadini, aggiungendo che “solo lo Stato può confiscare fondi e terre, ed è vietato a chiunque impadronirsi delle terre altrui”.

L’operazione ha visto l’arresto di diverse persone ricercate contro le quali erano stati emessi mandati di arresto dalla Procura. Un uomo della Direzione Generale delle Investigazioni Criminali ha perso la vita svolgendo le sue mansioni ed altri tre sarebbero rimasti feriti.

A Tobruk, la maxi-operazione ha portato al sequestro di 380 chilogrammi di hashish ed oltre un milione pastiglie di pillole Tramadolo e sigarette di contrabbando. Diversi partiti e organizzazioni della società civile hanno elogiato il raid delle forze di sicurezza e militari nei covi di traffico di droga e alcol nella città di Bengasi, chiedendo misure a lungo termine per porre fine a tali fenomeni negativi e, allo stesso tempo, la fine delle detenzioni extragiudiziali.

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