Libia – Tunisia. Proteste per il cittadino di Kairouan rapito al confine

La famiglia del cittadino tunisino, Izz al-Din al-Mathnani, il lavoratore di Kairouan rapito oltre un mese fa sta protestando per conoscere le sorti del proprio familiare. Fonti locali hanno riferito, nei giorni scorsi, della chiusura della strada nell’area di Al-Batine, nei pressi di Kairouan, dove alcuni camion libici sarebbero stati fermati. Secondo quanto riferito dalla famiglia, il rapimento del figlio sarebbe avvenuto un mese fa al confine libico-tunisino, quando l’uomo sarebbe stato prelevato da due auto a quattro con targa libica.

Il presidente dell’Osservatorio tunisino per i diritti umani, Mostafa Abdelkabir, aveva precedentemente dichiarato: “Interverremo con tutte le parti in Libia per conoscere il suo destino. L’Osservatorio tunisino per i diritti umani ritiene che tutte le parti libiche siano pienamente responsabili della salute del lavoratore tunisino”. La Tunisia è il principale Paese a risentire dell’instabilità nel Paese vicino. Di recente, il Primo Ministro Abdel Hamid Al-Dabaiba ha disposto alcuni aiuti, fornendo generi alimentari di prima necessità non reperibili in Tunisia, mentre Tripoli fatica a saldare i debiti dei numerosi cittadini libici ricoverati nelle cliniche tunisine.

La precaria situazione di sicurezza in entrambi i Paesi, soprattutto nelle aree di confine sta favorendo il contrabbando di prodotti come acqua, sigarette e cioccolata che vengono venduti ai negozi locali a Lac 2 senza fattura.

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