Mohamed Hamuda: focus su elettricità, elezioni e manifestazioni

La Libia ha concordato con Eni di ridurre del 25% le esportazioni di energia da destinare al fabbisogno locale.

A termine della 9a riunione di Gabinetto del Consiglio dei Ministri nel Governo libico di Unità Nazionale, il portavoce ufficiale Mohamed Hamuda ha tenuto una conferenza stampa sugli ultimi sviluppi in una serie di questioni discusse relativi agli Affari politici, economici e di servizio. Hamuda ha posto enfasi sul diritto del popolo libico all’autodeterminazione, che non può essere ostacolato da alcuna persona o entità.

“Le elezioni sono il mezzo che le persone richiedono per scegliere chi le rappresenta. Non attraverso la condivisione del potere da parte di un piccolo gruppo che monopolizza la scena politica attraverso il proseguimento delle fasi transitorie e l’estensione di loro stessi”. Ha dichiarato il portavoce ufficiale del Primo Ministro Abdel Hamid Dabaiba. A tal proposito Mohamed Hamuda ha insistito sull’importanza di arrivare alle elezioni e alla Costituzione, rispettando la volontà del popolo ed evitando ogni tentativo di riportare in vita lo spettro delle guerre. “Una volta raggiunte le elezioni, il governo di unità nazionale sarà il primo a iniziare a cedere il potere. Non accetteremo di far parte del gioco dell’estensione degli organismi esistenti”. Ha affermato.

“Il Ministero dell’Interno – ha aggiunto – si impegna a concedere l’autorizzazione a manifestare ea proteggere i manifestanti secondo le procedure vigenti. Il ministero dell’Interno ha confermato che tratterà con fermezza qualsiasi tentativo di attacco alla proprietà privata e pubblica”. Commentando i prolungati black-out elettrici, una delle motivazioni più sentite dai cittadini che sono scesi in piazza nei giorni scorsi, il portavoce ha indicato che la maggior parte delle stazioni necessita di una manutenzione completa e alcune non sono state sottoposte a lavori per più di 15 anni. Il governo ha stanziato un miliardo di dinari all’azienda dell’energia elettrica per effettuare le necessarie manutenzioni.

Il portavoce ha evidenziato che il consumo di elettricità in Libia ha raggiunto i 9000 megawatt, con un aumento di circa 1200 megawatt rispetto allo scorso anno. “Oggi è iniziata l’operazione di prova della prima unità della stazione di Tripoli Ovest, e l’operazione di prova di altre stazioni dovrebbe iniziare nei prossimi due giorni”. Ha precisato, aggiungendo che l’interruzione delle forniture di gas alle stazioni ha portato alla perdita di quasi 600 megawatt. E’ stato concordato con l’italiana Eni di ridurre del 25% le esportazioni da destinare ai consumi locali.

Ha confermato che il carburante è disponibile nelle quantità richieste e la congestione che vediamo a volte è correlata ad alcuni fattori di emergenza come interruzioni di corrente, condizioni di sicurezza e chiusure stradali. In aggiunta ad alcuni casi di manifestanti che hanno appiccato incendi nei pressi delle stazioni di servizio, contribuendo ai ritardi nella fornitura delle stazioni.

Ha rivelato che un comitato dei ministri della Pianificazione, delle Finanze e dell’Economia verrà formato per supervisionare il fondo per la Ricostruzione, che sarà destinato ad appalti per la manutenzione e il restauro di ponti e edifici amministrativi danneggiati, preparazione di disegni per strade doppie, rimozione anche dei resti di edifici distrutti e il ripristino dei principali parchi a sud della capitale Tripoli. Hamouda infine si è congratulato con popolo libico in questi giorni benedetti, i dieci giorni di Dhul-Hijjah e l’avvicinarsi di Eid al-Adha, chiedendo a Dio di benedire il proprio Paese con sicurezza e stabilità.

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