Stability Support lancia maxi operazione per fermare i migranti, chiuse acque libiche occidentali

“Alla luce della protratta crisi che sta attraversando il nostro Paese, la sicurezza della patria riguarda lo stesso cittadino. Tutte le componenti della società hanno il ruolo di proteggere la Libia dai pericoli che la minacciano. Il dovere dell’individuo nei confronti della patria è di rispettare le leggi, regolamenti e legislazioni, in tutte le circostanze e mettendo in campo tutti i mezzi utili a garantire lo sviluppo e migliorarne lo status”. Lo ha dichiarato in un comunicato video il comandante dello Stability Support Apparatus (SSA) di Zawiya, Hassan Abu Zariba (Busriba).

“Alla luce del diffondersi di fenomeni pericolosi che minacciano la sicurezza del nostro Paese e quella dei nostri figli, noi, membri della Divisione Marittima dello Stability Support Apparatus, annunciamo l’avvio di un’ampia operazione di sicurezza sulla costa occidentale che si estende da Tripoli fino alla costa di Zuwara, vicino al paese fraterno della Tunisia”. Ha aggiunto Abu Zariba, sottolineando: “oggi siamo di fronte a un evento storico, la chiusura delle frontiere marittime della costa occidentale nell’ambito di un’operazione di sicurezza volta a contrastare l’immigrazione clandestina, gli spacciatori di droga e il traffico di carburante”.

“SSA conferma che i soggetti arrestati saranno deferiti alla Procura entro 24 ore dal fermo. Di conseguenza, avvertiamo tutti coloro che minacciano la sicurezza della patria, tra coloro che hanno anime a buon mercato, alla mercè di quei criminali e vampiri che si nutrono della ricchezza del nostro popolo e manomettono la sicurezza del nostro paese, che li colpiremo con mano di ferro fino a quando la situazione non sarà corretta e la patria non tornerà al suo prestigio. Lavoreremo sodo per rendere questo piano di sicurezza, primo nel suo genere, un successo fino a quando la regione non sarà ripulita dai criminali”. Ha concluso.

Nei giorni scorsi, l’Italia ha assistito ad un aumento degli sbarchi sulle proprie coste proprio dal nord Africa. La ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, ha replicato al senatore Matteo Salvini, che ha attaccato il governo proprio per la gestione dei flussi migratori dicendo che “l’immigrazione è problema strutturale e non emergenziale. Certo, in questo periodo, c’è una preoccupazione maggiore per una serie di concause, come la crisi alimentare e la situazione geopolitica in Libia e in Tunisia”. Lamorgese ha affermato inoltre che “con l’accoglienza dei profughi ucraini, abbiamo visto l’Europa come vorremmo vederla, un’Europa unita, solidale, ospitale”. La ministra ha inoltre ricordato l’accordo raggiunto il 10 giugno tra 15 Paesi per un programma di redistribuzione dei migranti, che prevede l’introduzione di una piattaforma informativa su cui ogni Stato potrà offrire le proprie disponibilità per l’accoglienza.

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