Capo di Stato Maggiore libico: “l’esercito non accetterà l’umiliazione per il nostro popolo e il nostro Paese”

Il capo di stato maggiore dell’esercito libico, il generale Mohamed Al-Haddad, ha incontrato mercoledì alcune istituzioni e attivisti della società civile, presso la base navale di Tripoli. Secondo una nota dell’ufficio media dello Stato Maggiore della Difesa di Tripoli, l’incontro mirava a riunire i punti di vista delle istituzioni della società civile e dei militari, nonché comunicare e scambiare visioni degli eventi che si svolgono sulla scena.
“Il Capo di Stato Maggiore ha sottolineato ai partecipanti, il ruolo dell’istituzione militare, che è uno degli elementi costitutivi della nazione, ovvero l’equilibrio di stabilità al suo interno”. Prosegue la stessa nota, sottolineando che l’esercito libico “non accetterà l’umiliazione per il nostro popolo e per il nostro Paese, ed è ancora nell’era del sacrificio e della redenzione. Sarà una barriera impenetrabile a tutte le minacce, nonostante le sfide e gli ostacoli che deve affrontare”.
La dichiarazione, rilasciata a margine dell’incontro, ha sottolineato alcuni punti importanti da cui l’establishment militare non si discosta, tra cui: la santità del sangue libico e la mancanza di lotte interne; l’integrità territoriale libica, sicurezza delle frontiere, contrasto all’immigrazione clandestina e alla criminalità organizzata; la missione dell’esercito è proteggere la patria, i cittadini e la costituzione; la non militarizzazione dello stato, non politicizzazione dell’istituzione militare e sostegno agli sforzi per stabilire uno stato civile; sviluppare un piano globale per organizzare i militanti e le formazioni armate; stabilire meccanismi e misure organizzative e di base per unificare l’istituzione militare al fine di costruire un esercito libico lontano da ogni conflitto politico attraverso la formazione di comitati congiunti. La nota ha infine elogiato gli sforzi e i passi compiuti dal comitato militare congiunto (JMC 5+5).