Musa Al-Koni: armi fuori dell’autorità dello Stato, grave danno alla Libia e alla regione

Il vicepresidente del Consiglio di presidenza della Libia, Musa al-Koni, ha partecipato domenica al seminario “Il monopolio di Stato sulle armi e il loro uso in conformità con la legge,” organizzato dal Centro operativo congiunto nella capitale Tripoli insieme al comandante dell’unità, il maggiore generale Hussein Ramadan, diversi ufficiali militari e di sicurezza, rappresentanti dei media alla presenza della Missione di Sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL).

Durante il suo discorso di apertura, il vicepresidente Musa Al-Koni ha sottolineato che il problema della diffusione delle armi fuori legge pone una grande minaccia allo Stato della Libia e ai Paesi nella regione, riferendosi alle circostanze eccezionali che la Libia ha vissuto e le conseguenti ripercussioni della massiccia diffusione delle armi negli ultimi anni.

“La presenza di armi al di fuori dell’autorità della legge, e il conseguente grave danno alla Libia, al vicinato libico e al mondo, richiede di lavorare per trovare una soluzione al fine di raccogliere armi, restituirle allo Stato, per poi usarli secondo la legge, nell’intero territorio libico”. Ha aggiunto il vicepresidente.

Secondo quanto riferito dall’Agenzia di Stampa libica, il seminario ha discusso le soluzioni proposte per la raccolta delle armi sotto l’autorità della legge, i fattori che ostacolano e che favoriscono questo processo, oltre alle modalità per sostenere l’esercito, la polizia e i servizi di sicurezza, evidenziando il loro ruolo nel mantenimento della sicurezza. L’evento ha anche affrontato la necessità di leggi che regolino la raccolta delle armi, e come fare in modo che queste vengano rispettate da tutti.

Il seminario ha sviluppato una visione per sviluppare il monopolio dello Stato sugli armamenti attraverso soluzioni integrate per la loro raccolta, bloccandone l’ingresso sul territorio.

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