Parigi: conferenza stampa congiunta di Francia, Italia, Germania, Onu e Libia

Il presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio Mario Draghi, la Cancelliera Angela Merkel, il presidente del Consiglio presidenziale della Libia Mohamed Al-Mnefi ed il Primo Ministro libico Abdel Hamid Al-Dbeibah hanno tenuto una confereza stampa congiunta a la Maison de la Chimie a termine della Conferenza internazionale per la Libia ospitata dal Governo francese.

Uno degli obiettivi della Conferenza di Parigi sulla Libia è riaffermare l’importanza di tenere le elezioni il 24 dicembre, “la comunità internazionale sostiene questo calendario, la chiave adesso per il buon svolgimento è il ruolo delle autorità libiche nelle prossime settimane per favorire un processo inclusivo”. Ha detto il presidente Emmanuel Macron, sottolineando come la presenza di combattenti e forze straniere minacci il processo democratico. Il presidente ha lodato la partenza di 300 mercenari dalla Libia orientale, in coordinamento con le autorità libiche e il comitato militare congiunto JMC 5+5. A tal proposito, Macron ha invitato Russia e Turchia a ritirare i propri mercenari ancora sul territorio libico, in quanto la loro presenza mina la pace e la stabilità, facendo perdere fiducia nel processo democratico in alcuni attori locali.

Da parte sua la cancelliera Angela Merkel commentando il fascicolo sul ritiro dei mercenari dalla Libia, ha parlato di una “riserva” da parte turca, mentre la Russia ha posto una condizione per il completamento di questo fascicolo secondo un processo di reciprocità. La cancelliera ha anche accolto positivamente l’annuncio da parte dei rappresentanti del Comando Generale del Comitato Militare Congiunto di espellere 300 mercenari e combattenti dalle zone sotto il loro controllo, auspicando che il JMC 5+5 possa elaborare un piano completo che rifletta la posizione della Libia, in una solida base per il ritiro dei mercenari.

Draghi ha richiamato l’impegno della comunità internazionale e di tutti gli attori libici per il successo della transizione istituzionale attraverso lo svolgimento delle elezioni presidenziali e parlamentari dal 24 dicembre 2021. “È questa la volontà chiara del popolo libico – ha affermato Draghi – come dimostra la registrazione di circa 3 milioni di elettori. Dopo anni di conflitto, il popolo libico deve potersi esprimere in elezioni libere, trasparenti e credibili”, ribadendo la necessità di una cornice giuridica ed elettorale condivisa alla quale devono lavorare insieme le autorità libiche competenti nei prossimi giorni.

“Il Piano d’Azione elaborato dalla Commissione militare congiunta è un importante passo avanti. Il ritiro di alcuni mercenari stranieri prima delle elezioni aiuterebbe a rafforzare la fiducia fra le parti”.  Sul fronte economico, “la normalizzazione della Libia passa anche per un sistema economico in grado di rispondere ai bisogni della popolazione e favorire gli investimenti esteri. Va garantita, anche attraverso un bilancio condiviso, un’equa distribuzione delle risorse in ogni parte del Paese e rafforzato il percorso di riunificazione delle istituzioni economiche e finanziarie, a partire dalla Banca Centrale”.

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