Guterres alla conferenza sulla Libia: “qualsiasi parte che mina deliberatamente la pace deve essere ritenuta responsabile”

“La conferenza odierna sulla Libia ha un obiettivo prioritario: cogliere questo momento per la pace. La pace che per troppo tempo è stata negata al popolo libico. Siamo qui per mostrare ai libici che la comunità internazionale sostiene saldamente il processo che li ha portati a questo punto. E che continueremo a sostenerli attraverso l’organizzazione di elezioni parlamentari e presidenziali inclusive e credibili il 24 dicembre, come previsto dalla tabella di marcia politica adottata nel 2020 e richiesta dalla risoluzione 2570 (2021) del Consiglio di sicurezza”. Ha detto il Segretario Generale durante il suo messaggio in videoconferenza alla Conferenza internazionale per la Libia, oggi a Parigi, alla presenza dei leaders di trenta Paesi tra cui Italia, Germania, i Paesi vicini e la vice-presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris.
Creare consenso sul quadro giuridico per le elezioni
“La maggioranza dei libici è favorevole allo svolgimento di queste elezioni. Finora quasi 3 milioni di persone si sono registrate per votare. Le loro aspirazioni e la loro determinazione a partecipare a elezioni libere ed eque devono essere soddisfatte. Donne e giovani devono poter partecipare in modo equo e significativo al processo elettorale, sia come elettori che come candidati. Le elezioni sono un passo successivo essenziale sulla strada della pace e della stabilità. Questo passo deve essere costruito su una solida base di strutture inclusive e credibili che possano garantirne il successo”. Ha proseguito Guterres, aggungendo: “esorto fortemente i libici a riunirsi in uno spirito di unità nazionale, per superare le differenze rimanenti e creare un consenso sul quadro giuridico per le elezioni, in consultazione con tutte le istituzioni nazionali competenti, aderendo alle loro regole e procedure.”
Ritirare i mercenari, forze e combattenti stranieri
“Le ambizioni individuali non possono ostacolare la transizione pacifica della Libia. E invito tutti i partiti libici a partecipare al processo elettorale ea rispettare i risultati elettorali. La presenza di elementi stranieri negli affari politici e di sicurezza interni della Libia è una continua grave preoccupazione. Invito ancora una volta a porre fine a tutte le interferenze straniere. Lodo la Commissione militare mista 5+5 per la sua notevole unità di intenti e per i progressi concreti che ha realizzato. Sono incoraggiato dall’accordo su un piano d’azione per il ritiro graduale, equilibrato, sequenziato e sincronizzato di tutti i mercenari, i combattenti stranieri e le forze straniere.” Ha dichiarato ancora il Segretario-Generale delle Nazioni Unite, ribadendo che “ora il piano deve essere attuato. E questo richiede il supporto e la cooperazione di tutte le parti interessate. Gli osservatori del cessate il fuoco delle Nazioni Unite sono in Libia per supportare e lavorare a stretto contatto con la Commissione militare congiunta 5+5 e con il Meccanismo di monitoraggio del cessate il fuoco libico. La dimensione regionale del ritiro dei combattenti stranieri non può essere sopravvalutata. Sono incoraggiato dal dialogo in corso tra la Libia ei paesi vicini su questo tema.”
Pieno sostegno alla Commissione Militare mista JMC 5+5
“Esorto tutti gli attori libici e stranieri a estendere il loro pieno sostegno alla Commissione militare congiunta 5+5 e a rispettare l’embargo sulle armi in Libia. Gli Stati membri non possono difendere la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Libia qui a New York e praticare il contrario in Libia. Dobbiamo anche estendere la nostra attenzione collettiva al sostegno degli sforzi di riconciliazione nazionale e alla costruzione e al rafforzamento delle istituzioni dello stato di diritto fondate sui diritti umani. Le autorità libiche hanno la responsabilità di proteggere tutte le persone in Libia, compresi migranti e rifugiati. Sono profondamente preoccupato per le terribili condizioni che rifugiati e migranti continuano a dover affrontare in detenzione. E abbiamo bisogno di una gestione trasparente ed equa della ricchezza della Libia come punto di partenza per lo sviluppo inclusivo e sostenibile di cui i libici hanno così disperatamente bisogno.” Ha aggiunto.
La Libia oggi è piuù vicina a risolvere la sua crisi interna
Guterres ha concluso il suo discorso, affermando che “la Libia oggi è più vicina di quanto non sia stata per molti anni a risolvere la sua crisi interna e ad interrompere il ciclo delle transizioni politiche. Non possiamo perdere questa occasione. Esorto tutti coloro che hanno potere e influenza sulla situazione a mettere il benessere e la prosperità della nazione davanti ai propri interessi personali. Qualsiasi parte che mina deliberatamente o sabota la pace deve essere ritenuta responsabile. Le Nazioni Unite rimangono pienamente impegnate a lavorare con i libici, l’Unione africana, la Lega degli Stati arabi, l’Unione europea e i paesi vicini in questo momento cruciale“.