Vice Ministra Sereni: “Italia intende rafforzare la cooperazione con la Libia”

La Vice Ministra degli Esteri italiana, Marina Sereni, intervenendo all’Evento sulla Libia dell’European Council on Foreign Relations ha dichiarato che l’Italia intende rafforzare la cooperazione con la Libia a cominciare dal settore della sanità, a quello culturale e universitario, così come in materia di difesa. La Vice Ministra ha evidenziato che l’Italia è pronta a ”cooperare con le Autorità libiche per assicurare una gestione efficace del fenomeno migratorio rispettosa dei diritti umani”.
Ha sottolineato inoltre che l’Italia in Libia ha sempre rifiutato la “logica del confronto armato”, sostenendo sempre il dialogo ed il processo politico intra-libico. Una politica definita dalla Sereni “di grande coerenza”, sottolineando come oggi la Libia non sia più un “Paese diviso e in guerra, ma una Nazione con un Governo unificato e legittimo, il primo dal 2014, impegnato in un percorso di riconciliazione nazionale che vivrà con le elezioni in programma il prossimo 24 dicembre, un momento che si spera decisivo”.
“La missione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, così come le precedenti del Ministro Di Maio e l’incontro proprio oggi a Roma, tra il Ministro e la Ministra degli Esteri libica Mangush confermano la nostra attenzione strategica, che si concretizzerà nella riapertura a breve del Consolato a Bengasi e dell’Ufficio ICE”. Ha aggiunto la Vice Ministra, rivendo che l’Italia è impegnata in Libia nell’avviare la realizzazione dell’autostrada costiera che collegherà l’est e l’ovest del Paese, così come riprenderemo i progetti aeroportuali per favorire i collegamenti aerei.
“L’interscambio tra Italia e Libia valeva nel 2012, prima della crisi, 15 miliardi e ancora nel 2019, nonostante il conflitto nella sua fase più accesa, il valore dell’interscambio era comunque pari a 5,9 miliardi”. Ha evidenziato Sereni, parlando dei punti di forza del rapporto tra i due Paesi, incluso il Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione firmato da Muammar Gheddafi e Sivio Berlsuconi a Banegasi nel 2008. Secondo la Vice Ministra, il Trattato in questione “anticipa e disciplina una serie di progetti comuni di grandissima rilevanza,” aggiungendo che in esso i Libici vedono il riconoscimento di un rapporto privilegiato e tra pari.