Dettagli della visita del ministro Di Maio a Tripoli

Di Vanessa Tomassini.
Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha visitato oggi la capitale libica Tripoli, dove ha incontrato il suo omologo Mohamed Siala, il primo ministro Fayez al-Serraj, ed il ministro degli Interni Fathi Pashaga, oltre ad un certo numero di alti funzionari del Governo di Accordo Nazionale (GNA) riconosciuto dalle Nazioni Unite. Al suo rientro, il titolare della Farnesina ha affermato in una conferenza stampa all’aeroporto militare di Ciampino che il premier libico al-Serraj ha fornito “ampie garanzie che l’Italia rimane un partner essenziale e insostituibile per Tripoli, nonostante la presenza turca in Libia”. Di Maio ha ribadito che non esiste una soluzione militare al conflitto libico, sottolineando che l’unico percorso affidabile per porre fine al conflitto nordafricano sono negoziati globali sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Le discussioni con le controparti avrebbero affrontato in particolare le relazioni bilaterali tra la Libia e l’Italia, il dossier sull’immigrazione e i negoziati per modificare il protocollo d’intesa firmato tra i due paesi nel febbraio 2017, che l’Italia desidera rinnovare ed estendere per altri tre anni, seppur con le dovute modifiche.
La prima data per tenere la riunione del comitato tecnico tra la Libia e l’Italia per avviare tali negoziati e discutere la modifica del protocollo d’intesa sull’immigrazione sarà il 2 luglio. Durante la sua missione a Tripoli, Di Maio ha ricevuto una proposta dai funzionari libici che include una serie di modifiche da apportare al Memorandum. Durante la conferenza stampa, Di Maio ha spiegato che la proposta di modifica del MoI firmato con Tripoli sta andando nella giusta direzione, sottolineando che la diplomazia italiana ha raggiunto un risultato importante. Per la Farnesina, il testo ha bisogno di più profondità, ma dalla prima lettura sembra che ci si sta muovendo nella giusta direzione, in termini di protezione totale dei diritti umani, come richiesto dall’Italia.
“Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha riportato a casa da Tripoli un risultato enorme sul rispetto dei diritti umani dei rifugiati: dopo anni di situazioni intollerabili e di assenza di risposte da parte libica – anche per il caos generato dalla guerra civile scatenata dal folle intervento armato del 2011”. Ha dichiarato il senatore Gianluca Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Commissione Esteri di Palazzo Madama. “Grazie al lavoro di Di Maio e alla riconquistata centralità dell’Italia in Libia le autorità locali hanno risposto positivamente alla richiesta italiana di modificare il memorandum sui migranti. Nessuna cooperazione nella lotta contro il traffico di esseri umani è possibile senza garanzie sul rispetto dei diritti degli esseri umani vittima di questa tratta”. Ha aggiunto Ferrara. I senatori del Movimento 5 Stelle della Commissione Esteri hanno affermato inoltre che “sul fronte di Sirte la guerra in Libia è arrivata a un bivio. Da una parte il cessate il fuoco e il riavvio del dialogo per una soluzione politica che garantisca l’unità del Paese nel rispetto delle sue diversità. Dall’altra lo scoppio di una pericolosa guerra regionale tra Turchia ed Egitto che rischia di coinvolgere la Nato da una parte e la Russia dall’altra”.