Salvate le moschee libiche da Daesh

Di Vanessa Tomassini.
L’Organizzazione Mondiale per i laureati di Al-Azhar ha sottolineato la necessità di proteggere le moschee libiche dal controllo dell’organizzazione terroristica Daesh. Secondo l’organizzazione non governativa egiziana che unisce l’università con i suoi studenti in tutto il mondo, nata per proteggere i valori e i principi dell’Islam affrontando campagne che desiderano distorcere la propria immagine, Daesh si avvale di moschee libiche per reclutare i giovani attraverso discorsi e lezioni tenute in questi luoghi di preghiera, nel tentativo di ristabilire il califfato dopo le sconfitte subite in Siria e in Iraq.
L’organizzazione ha sottolineato che Daesh ha sfruttato la coscienza religiosa dei giovani e dei poveri che frequentano le moschee, i luoghi di ritrovo e di ritiro spirituale che sono diventati piattaforme per il reclutamento di bambini e dei giovani, che vengono istruiti a compiere operazioni terroristiche e di sabotaggio, soprattutto nella città di Derna, storicamente una roccaforte per diversi gruppi estremisti.
Gli studiosi di al-Azhar hanno spiegato che Daesh ha lavorato per reclutare alcuni degli imam delle moschee sotto il suo controllo, in grado di addescare giovani e addestrarli a combattere, attraverso prediche e lezioni religiose, ma anche attraverso le pubblicazioni distribuite tra le persone che frequentano le moschee, promuovendo le idee della galassia jihadista. L’organizzazione religiosa ha sottolineato che Daesh ha utilizzato le moschee per uccidere, assassinare e torturare i suoi avversari.
L’istituzione ha invitato le masse del popolo libico ad unirsi al fine di preservare l’unità territoriale, l’identità religiosa e culturale, implorando “Allah l’Onnipotente per preservare la nazione islamica” e proteggerla dal flagello del terrorismo e dell’estremismo.