Il presidente Fayez al-Serraj incontra il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian

Il presidente del Consiglio del Governo Nazionale per la Riconciliazione, Faiez al- Serraj, ha incontrato domenica il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian . All’incontro hanno preso parte il ministro degli Esteri libico, Mohamed Sayala, il consigliere politico Al-Tahir Al-Sunni, l’ambasciatore di Francia in Libia, Brigitte Curmi e un certo numero di alti funzionari. Durante l’incontro sono stati discussi gli sviluppi della situazione politica e le prospettive della cooperazione bilaterale, oltre a diverse questioni di interesse comune.

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Il Ministro degli Esteri francese ha espresso grande piacere per poter visitare nuovamente la Libia, mostrando grande apprezzamento per gli sforzi compiuti dal Consiglio presidenziale per raggiungere la stabilità nel paese nordafricano, dopo sette anni di guerra civile e dall’intervento Nato fortemente voluto dalla Francia nel 2011, che ha ridotto la Libia allo stato attuale. Le Drian, dopo aver presentato i saluti del presidente Emmanuel Macron, ha sottolineato l’importanza di giungere a legittime elezioni entro il 10 dicembre – indipendentemente se all’Italia piaccia o meno – come stabilito dalle parti nella conferenza internazionale sulla Libia, andata in scena a Parigi il 29 maggio scorso.

Da parte sua, il Presidente Serraj ha ribadito la profonda amicizia tra la Libia e la Francia, lodando gli sforzi compiuti dall’Eliseo dopo la firma dell’accordo politico, fino ad ora, per raggiungere la stabilità in Libia. Ha anche fornito una panoramica delle ripercussioni negative degli sviluppi nella regione della Mezzaluna petrolifera, che hanno minato i progressi raggiunti a Parigi, sottolineando allo stesso tempo l’impegno del Governo di Riconciliazione nel processo democratico, lavorando per creare l’atmosfera necessaria per le elezioni e continuando a fornire supporto e facilitazioni alla Commissione elettorale. Serraj  ha poi sottolineato la necessità che anche le altre parti si attengano ai patti e preparino il quadro costituzionale e la legge elettorale in modo tempestivo.

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L’incontro ha infine affrontato la questione dell’immigrazione clandestina. Il presidente libico ha sottolineato la necessità di una soluzione globale a questo fenomeno precisando, ancora una volta, il totale rifiuto di aprire centri per accogliere immigrati sul territorio libico, un concetto che dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro a tutti gli stati europei.

 

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