Le Drian visita tutti. Avanti verso le elezioni!

Dopo aver incontrato il presidente Fayez al-Serraj, il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, è stato ricevuto dal presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Mashri, e poi in Cirenaica dal capo della Camera dei Rappresentanti, Aguila Saleh Issa e dal generale Khalifa Haftar.
Le Drian ha discusso con Mashri, esponente della Fratellanza Musulmana, degli utlimi sviluppi della scena politica libica, esprimendo preoccupazione che il Consiglio possa porre ostacoli al referendum costituzionale e alle legittime elezioni che devono tenersi nei tempi concordati.
Da parte sua il presidente dell’Alto Consiglio di Stato ha tranquillizzato il ministro francese, spiegandogli che la sua squadra crede nel processo democratico e si impegna nel portare avanti l’agenda concordata a Parigi, lo scorso 29 maggio. Mashri ha anche sottolineato che la Libia non deve più essere un terreno di scontro per le forze internazionali e che tutti gli attori esterni dovrebbero sostenere gli accordi presi all’Eliseo.
Nel pomeriggio, Le Drian e la sua delegazione di accompagnamento, sono stati ricevuti dal Generale Khalifa Haftar nel quartier generale dell’esercito nazionale a Rajma. Durante l’incontro i due avrebbero discusso di diverse questioni di carattere interno ed internazionale, secondo quanto riferito dall’ufficio media del Libyan National Army. Haftar ha riconfermato il suo impegno a rispettare il risultato delle elezioni ed ha illustrato a Le Drian i grandi sforzi compiuti dai suoi uomini nella lotta al terrorismo. Si noti che il capo della diplomazia francese ha discusso in mattinata di diverse possibilità di cooperazione militare con il Ministro degli Esteri del Governo di Accordo Nazionale Mohamed Sayala ed i rappresentanti del Ministero della Difesa, delle forze di terra e della Marina, ai quali ha sottolineato l’importanza dell’unificazione dell’esercito.
Infine a Tobruk, la missione francese è stata ricevuta dal presidente del parlamento orientale, Aguila Saleh Issa ed un certo numero di parlamentari che hanno confermato che la legge elettorale sarà emanata entro il 26 settembre, come concordato dalle varie parti a Parigi. La visita dimostra l’impegno francese per la stabilità della Libia, non limitandosi al contrario di altri paesi a dialogare con una sola parte, ma visitando in un sol giorno tutti gli attori coinvolti senza scontentare nessuno, o almeno ci han provato.